di Marco Lombardo
Dal Paleolitico Inferiore è passato un bel po' di tempo e la Design Week milanese ne è la dimostrazione. Allora i nostri antenati scoprirono che il fuoco si poteva usare per nutrirsi meglio, oggi si scopre che l'era del fuoco è quasi finita.
In pratica: il Salone e il Fuorisalone che in questi giorni riempiranno Milano di gente e di idee, non sono altro che la trasformazione della nostra vita nel viaggio verso il futuro. Si parla di mobili, come sempre; si vedrà la grande bellezza delle nostre aziende che declineranno la loro ragione sociale in vere e proprie opere dell'ingegno; si assisterà ad una vera rivoluzione dell'abitare, di cui la cucina è il centro di tutto.
E così d'altronde nelle case moderne: una volta si costruiva tutto partendo dal salotto, che era quasi il luogo sacro di un'abitazione. Adesso la visione della realtà è cambiata: c'è la cucina e intorno tutto il resto. Cucina come luogo di ritrovo della casa satellite. E poi c'è la tecnologia, entrata dalla porta principale nel settore del design e dell'arredo come componente essenziale degli ambienti moderni.
E allora: ecco che gli elettrodomestici di ieri diventano elementi decisivi di oggi per semplificare il quotidiano. E qui la grande scoperta: nel rapporto con il cibo e la sana alimentazione il fuoco non è più l'elemento essenziale. Le nuove cucine quindi sono piene di piani induzioni, frigoriferi avveniristici, forni con funzioni avanzate, lavapiatti sempre più veloci e accurate. E tutto questi apparecchi hanno una caratteristica comune: sono belli da vedere.
E soprattutto arredano.Ecco perché insomma la fine dell'era del fuoco è da salutare come un passo avanti nel nome dello stile. Ed ecco perché il design oggi è sinonimo di bellezza: serve infatti a farci stare meglio. E ne abbiamo bisogno.
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