Il fine stagione... dei sospetti

Capirai, perfino Luciano Moggi ha parlato di Udinese penalizzata dagli arbitri: «Il risultato l’ha determinato Damato ignorando nel finale un rigore su Asamoah che era impossibile non vedere». Scusate se è poco, la Roma vince al Friuli con un gol di Totti al 49’ del secondo tempo e il gessatissimo patron Gianpaolo Pozzo azzarda un dubbio: «Nelle ultime due partite con Lecce e Roma, l’Udinese è stata penalizzata dagli arbitri. Sono nell’ambiente per passione e mi dispiaccio quando le partite vengono falsate. I direttori di gara subiscono troppe pressioni, anche se credo nell’assoluta buona fede dell’organizzazione arbitrale». Nel frattempo Guidolin ha perso il quarto posto e alla 33esima fa un salto al San Paolo. Che succede? Puzza di bruciato? Questa Roma che vince così, per esempio a Claudio Lotito mette un po’ d’ansia: «Ho messo in campo una task force per la verifica dell’andamento delle ultime sei giornate. Lo faccio per la tutela del sistema calcio», butta lì mentre succhia un martini con l’oliva, ma sa benissimo che sta scatenando l’inferno. Fa: «Andare o non andare in Champions è una differenza da 25 milioni». E come dargli torto, ma poi Edy Reja si dice preoccupato per il rigore negato ad Asamoah: «La Roma poteva andare sotto e invece ha trovato il gol decisivo da una rimessa laterale al ’95. Brava e fortunata». Lazio 57, Roma 53, quattro punti, 25 milioni, la notizia è che a sei dal termine non è urticante la lotta scudetto, ma quella per il quarto posto che significa preliminare Champions, stagione che inizia un mese prima, squadra bollita a dicembre, vedi Samp, punto. Come dire che ci si scanna per rovinarsi.
Michele Baldi, consigliere d’Amministrazione giallorosso, ha colto al balzo le dichiarazioni di Reja: «È ancora in confusione per i cinque derby persi consecutivamente. Se ragionava, capiva che grazie alla vittoria della Roma, la Lazio è tornata al quarto posto».
Ma il vecchio Edy era andato oltre, aggiungendo l’auspicio che il tormentato passaggio societario giallorosso non finisse col favorire queste fortune romane. Il Palazzo è andato subito in fibrillazione, guai a innescare sospetti, ma come, è tutto così bello e regolare, l’Inter quest’anno non ammazza nessuno, la Juve sta rientrando, dai, non facciamo casino proprio adesso che sta finendo tutto: «Gli arbitri sono pronti a un finale di campionato eccellente e Lotito agitato per la regolarità del campionato ha avviato una iniziativa legittima, ma assolutamente privata», ha spiegato il direttore generale della Figc, Antonello Valentini. Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, sembra un po’ seccato: «La cosa non ci riguarda, vedo gli arbitri in grande forma e sarà un finale di campionato eccellente». Lotito sente e fa: «Che polverone. Non ho mai chiesto che la Lazio venisse tutelata».
Eventualmente ci sarebbe anche il particolare dei pareggi sospetti («troppi al 96’» lamenta Iachini), Cesena a Palermo, Brescia a Cagliari, sospetti per chi poi non è chiaro, l’Italia è al primo posto per la sospensione delle quote sui pareggi nelle ultime partite di campionato, ce ne sono troppi. E sono sempre sospetti da quando esiste il campionato.
Ma è il quarto posto che intriga. E Lotito ha chiuso con una minaccia: «Non consentirò a nessuno di causare danni alla mia società.

Se si verificasse qualcosa di non regolare, scatterebbero meccanismi gravi in altre sedi». Attendiamo una seconda velina in cui si dichiara che le dichiarazioni del presidente della Lazio sono legittime e assolutamente private.

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