Roma - "Non c’è il rischio di perdere le elezioni. Anche se non bisogna sottovalutare nessun concorrente e quindi né Veltroni né Casini. Il rischio non c’è perchè gli elettori Udc sono stati sempre convinti sostenitori dell’unità del centrodestra e le ragioni per le quali il presidente Casini ha deciso di correre da solo non sono ragioni connesse al programma, ad una diversità di valutazioni sulla politica estera o sull’economia, sul fisco, sulla famiglia. Sono ragioni connesse al fatto che chi veniva nel Pdl, il partito delle libertà, doveva mettere in pensione il suo simbolo". Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini a "Panorama del giorno" su Canale 5.
Gli elettori dell'Udc Fini si è detto "convinto che gli elettori dell’Udc proprio perché non vogliono consegnare l’italia a Veltroni che altro non è che Prodi con un volto diverso nel senso che nel partito democratico, ricordiamolo ci sono sette-otto-dieci ministri, non ricordo quanti, del governo Prodi. c’è Prodi, c’è D’alema, c’è Amato, c’è la Bindi, c’è Fioroni, c’è Parisi. Non è cambiato sostanzialmente nulla. Questi elettori dell’Udc non vogliono certo che l’italia il 13 aprile rimanga governata dalle sinistre come è stato fino ad oggi".
I rapporti con la Destra Quanto ai rapporti con La Destra di Francesco Storace, "vale per Storace ciò che vale per tutti gli altri. Vale a dire convergenza, condivisione del programma, i valori del Pdl e del Popolo delle libertà sono i valori del Partito popolare europeo e questo vale anche storace.
E l’onorevole Storace se ne è andato da Alleanza nazionale perchè non si riconosceva in quei valori. E poi - ha precisato il leader di An - ovviamente per lui come per tutti gli altri vale ciò che è stato deciso da Berlusconi e da me: un solo simbolo, una sola lista e non più simboli, più liste".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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