Fini tra la logica dell’alfabeto e la filosofia delle cicale

Massimo Fini, Il ribelle dalla A alla Z, Marsilio, 2006, 14,45 euro, 288 pagine.
Dal risvolto di copertina: «Massimo Fini dà forma al suo sistema di pensiero, elaborato, fra saggi e scritti d’occasione, in trent’anni di lavoro».
Pagina 15: «Disperso in tanti scritti, molti d’occasione, può infatti sembrare che il mio pensiero sia frammentario ed episodico. In realtà si tratta di un tutto unico, di una g».
Pagina 15: «In genere un dizionario inizia con la A e finisce con la Z. Anche qui si segue questa ovvia logica alfabetica».
Pagina 26: «L’uomo, la vita in generale, lungi dall’essere il centro di alcunché, se non di se stessa, potrebbe essere un errore, un’escrescenza, un complesso di cellule impazzite, un tumore dell’Universo».
Pagina 43: «Il grido delle cicale era lacerante, e quasi feroce, nel pieno della potente estate toscana la cui luce abbacinante appiattiva e sbiadiva i colori della campagna.

Avvertivo in quel grido tutta la disperazione della vita che sa di dover finire e benché fossi baciato dal sole del meriggio e della giovinezza sentivo che mi riguardava direttamente, anche se in un futuro che vedevo ancora così lontano da non potermelo immaginare. Ma sapevo che un giorno sarebbe arrivato. Ora è qui. E, ammutolito dallo stupore, sono io a gridare, con la voce silenziosa del pensiero, la fine della mia estate».

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