Fini perde anche il Secolo: Perina non è più direttore Fli contro il Pdl: autoritari

Il leader di Futuro e Libertà è sempre più solo: il cda del Secolo d'Italia ha deciso di esonerare Flavia Perina dalle funzioni di direttore politico. Bocchino: "Gesto autoritario e illiberale del Pdl"

Fini perde anche il Secolo: 
Perina non è più direttore 
Fli contro il Pdl: autoritari

Continua la diaspora intellettuale di Fli e Gianfranco Fini rimane senza cervelli. Prima la chiusura dell'agguerrito web magazine della Fondazione Farefuturo e ora l'addio della fedelissima Perina all'ex quotidiano di Alleanza Nazionale. Flavia Perina è stata esonerata dalla direzione editoriale del Secolo d'Italia ed è scoppiato il diluvio universale. Guai a chi tocca i pretoriani di Gianfranco Fini. "Ho appreso oggi, da una lettera a firma del presidente del nuovo consiglio di amministrazione del Secolo d’Italia, Giuseppe Valentino, del mio esonero dalle funzioni di direttore politico. La lettera - spiega il deputato finiano -, mi è stata consegnata da una impiegata. Nel testo si afferma che l’esonero "ha effetto immediato" e che il Cda gradirebbe molto poterle affidare la rubrica settimanale "D’altro canto" che sarà quanto prima attivata per consentire anche argomenti in dissenso rispetto alla linea editoriale". Il messaggio sembra chiaro: se Fli esce dal centrodestra e stringe accordi con Rutelli e Casini è difficilmente compatibile con lo spirito del Secolo d'Italia che, da sempre, rappresenta la destra nel campo dell'editoria. Quasi che il giornale dovesse seguire i finiani in tutte le loro innumerevoli contorsioni...

Un finiano esonerato è subito pronto a diventare un nuovo martire del berlusconismo. E anche questa volta è successo così. Inizia il deputato Fabio Granata: "La vergognosa cacciata di Flavia Perina dal Secolo d’Italia rappresenta la fine del quotidiano storico della destra politica italiana e dovrebbe far riflettere tutti coloro i quali continuano a predicare dialogo con il Pdl e la chiusura della stagione dell’antiberlusconismo". Quotidiano della destra, appunto, che è cosa ben diversa dall'essere organo di Futuro e Libertà... Rincara la dose Italo Bocchino: "Il Popolo della Libertà dimostra la sua essenza illiberale e dopo aver cacciato Fini dal partito adesso caccia la bravissima Flavia Perina dalla direzione del Secolo d'Italia. Un gesto autoritario che conferma la volontà punitiva del Pdl nei confronti di chiunque non esprima gratitudine cieca al Capo". 

Il think tank dei finiani il Futurista prende la palla al balzo e va oltre con l'editoriale di Filippo Rossi: "Insomma, è il punto di non ritorno. Ed è, soprattutto, un monito rivolto a chi si ostina a pensare che, con questa destra qui, ci possa ancora essere la possibilità di un dialogo". Ma Fli rilancia immediatamente: entro un mese un nuovo giornale.

Lo storico quotidiano fondato negli anni Cinquanta da Franz Turchi era soppravvissuto allo scioglimento di Alleanza Nazionale diventando un "quotidiano nel centro destra" - come recitava la testata del

foglio -, poi dopo l'ennesima giravolta di Fini era diventato voce dell'antiberlusconismo fillino. Un indirizzo politico che, evidentemente, non andava giù al consiglio di amministrazione. E ora inizia il coro dei martiri...

 

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