Fini pontifica ma non si dimette. Lo fischiano pure i suoi

In saio e stimmate non li immagina nessuno. In compenso sono tanti i fedeli che hanno avuto visioni di SanToro e San Fini rilassati in barca, o intenti a moltiplicare milioni di euro.
Eppure entrambi non rinunciano all’aura di inverosimile martirio permanente. Anche a costo di risultare più ridicoli che santi. Per esempio, Santoro ieri si è presentato ai lettori del Fatto pietendo modici 10 euro per farlo tornare in tv, come un Fra’ Galdino catodico in cerca di noci sonanti. Miracolo! San Michele fa sparire i milioncini di liquidazione intascati dalla Rai e veste i panni del perseguitato. Gli stessi che per mesi ha indossato Fini, il «cacciato». Invece, ieri ecco l’outing: «Abbiamo fatto bene a uscire dal Pdl».

Giù la maschera (e il saio), ma di dimissioni San Gianfry non vuol sentir parlare, nonostante siano gli stessi futuristi a chiederle a forza di fischi.
Insomma, per citare Ovidio, «est quaedam flere voluptas»: vi è un certo piacere nel piangere.
Ma ce n’è sicuramente di più nell’incassare liquidazioni e nel collezionare poltrone.

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