Finita la scuola, boom dei campi estivi

L’anno scolastico è appena giunto al termine e per molte famiglie - soprattutto quelle nelle quali lavorano entrambi i genitori - si ripresenta il problema di come occupare il tempo dei figli nel periodo di tempo che precede le attese vacanze. Non sempre i nonni sono disponibili, e la Tv non è la soluzione al problema. Anche per questa estate si prevede un boom di iscrizioni nei campi estivi a partire talvolta anche dai 5 anni. Sport, inglese, vacanze natura, ma anche giornate di solidarietà. Municipi, parrocchie, associazioni e istituti privati sono pronti a far partire i centri estivi 2009 nella Capitale, con proposte sempre più accattivanti per far trascorrere in maniera alternativa a bambini e ragazzi i mesi in cui non si va a scuola, né in vacanza con mamma e papà.
Il problema senza dubbio rimane l’aspetto economico. I prezzi, infatti non sono proprio alla portata di tutte le tasche, possono variare dai 250 ai 600 euro (e oltre) per una settimana piena “tutto compreso”, cioè dall’assicurazione al vitto, diploma o tesseramento.
Tra i più richiesti, soprattutto a partire dai 7 anni, i summer camps che uniscono l’inglese con attività ludiche e sportive. Ma anche artistiche. Ma la stragrande maggioranza delle famiglie romane spalancherà le porte dell’oratorio per far trascorrere buona parte dell’estate ai figli. E non perché siano in aumento le “conversioni” quanto perché, non sembri irriverente dirlo, i costi sono contenuti. Effetto del carovita che ha costretto i genitori a trovare soluzioni alternative ai centri estivi comunali o ai campi estivi promossi da club sportivi, associazioni private, o parchi naturali.
All’oratorio la “retta” altro non è che una cifra simbolica, circa 25 euro alla settimana, più il buono pasto che varia a seconda dell’offerta del singolo oratorio, mentre la merenda è gratis; nel caso dei campi organizzati dai club spesso la cifra può arrivare, e superare, anche 150 euro a settimana. La differenza è notevole. Ma, è giusto dirlo, non è solo l’aspetto economico a spingere le famiglie a optare per l’oratorio. L’offerta, con l’andar del tempo, è migliorata e le proposte sono sempre più attente alle esigenze dei ragazzi. Secondo i primi calcoli, che non tengono conto delle adesioni dell’ultimo momento, l’aumento delle iscrizioni negli oratori di Roma, è di circa il 15 per cento in più rispetto agli ultimi anni.
La formula “campo estivo” iniziò a diffondersi in Italia, nei grandi centri polisportivi specializzati, verso la fine degli anni ’80.

Si voleva dare una risposta all’esigenza dei ragazzi e alle loro famiglie di una vacanza sportiva non agonistica, orientata verso il divertimento, la possibilità di fare nuove amicizie e l’attività di gruppo in mezzo alla natura. Negli ultimi anni l’offerta di questo tipo di attività si è sviluppata e diversificata soprattutto a Roma, facendo registrare un sempre maggior numero di consensi.

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