Finpart, la procura chiede il fallimento

La holding della moda propone un rinvio in attesa delle decisioni del Tar

da Milano

Il pubblico ministero Eugenio Fusco ha chiesto al tribunale fallimentare che Finpart, azienda a cui fanno riferimento numerosi marchi di moda tra cui Cerruti, sia dichiarata fallita.
La Procura, nel corso dell’udienza davanti al giudice Bartolomeo Quatraro, ha detto: «Il tempo è scaduto, a un anno di distanza da quando è cominciata la procedura non si può attendere oltre».
I legali dell’azienda hanno invece chiesto un altro mese di tempo per attendere il responso di un ricorso al Tar del Lazio sulla decisione con cui - lo scorso 6 ottobre - la Consob aveva bocciato il loro piano di salvataggio e respinto l’Ops, l’offerta pubblica di scambio considerata un passaggio fondamentale per il risanamento della società.
Secondo la Consob l’operazione, benché presentata formalmente come un’Ops, si presenta come una sollecitazione dell’investimento, che non può essere autorizzata se la società di revisione si è detta impossibilitata a esprimere un giudizio sul bilancio. Alla richiesta di rinvio si è anche associato il rappresentante comune degli obbligazionisti Finpart.
I giudici del tribunale fallimentare si sono riservati di decidere. L’operazione prevede la rinuncia da parte degli obbligazionisti Cerruti al 35% del credito e il rinvio del 30% del rimborso a fine 2011, oltre alla conversione del restante 35% in azioni Finpart derivanti dall’aumento di capitale, con abbinato warrant.

Anche agli obbligazionisti Finpart verrebbe chiesto lo stralcio del 35% dei crediti, lo scambio di un altro 35% con nuove azioni e warrant abbinato, e per il resto uno scambio con obbligazioni Finpart di nuova emissione.

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