Cultura e Spettacoli

Fiorello: ora aprirò i miei show con «Allegria»

Questa mattina, alle dieci nel Duomo di Milano, si tengono i funerali di Stato per Mike Bongiorno, alla presenza di tante personalità. Ci sarà anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che per essere presente non sarà alla Fiera del Levante di Bari, sostituito dal ministro Scajola. Assente alla cerimonia in Duomo, invece, il presidente della giunta regionale lombarda, Roberto Formigoni, che ha fatto visita ieri alla camera ardente, dove ha annunciato che la prossima Festa dei nonni, il 2 ottobre, sarà dedicata a Bongiorno.
I funerali di Stato vengono seguiti in diretta, questa mattina dal Tg1 dalle 9.55 e dal Tg4 dalle 9.45, così come da SkyTg24 e SkyUno. Dopo il rito in Duomo è previsto un ricordo, sul sagrato, tenuto da persone che lo hanno conosciuto.
Intanto, una folla di gente comune, personalità istituzionali e del mondo dello spettacolo ha salutato per l’ultima volta Mike nella camera ardente allestita nei locali della Triennale. Dopo che il feretro vi era già stato esposto venerdì, ancora ieri le file in attesa di rendergli omaggio sono state lunghissime. I primi si sono messi in coda in viale Alemagna un’ora prima dell’apertura delle 10, dando il via a una processione ininterrotta sino alla chiusura, alle 20.
Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, è arrivato intorno alle 10.30 e si è confuso tra la folla prima di entrare a rendere omaggio alla salma. Si è poi intrattenuto con la moglie e i figli di Bongiorno per circa un quarto d’ora, portando le condoglianze proprie e del Gruppo. Il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha invece fatto visita al feretro in serata.
A dire addio all’inventore del telequiz anche tanti colleghi. Fiorello è arrivato nella tarda mattinata, nascosto dietro un paio di occhiali scuri. Ha abbracciato a lungo la moglie e i figli di Bongiorno, fermandosi con loro a ripercorrere, sul megaschermo alle spalle del feretro, gli spot televisivi in interpretava personaggi diversi e curiosi. «Non eravamo un padre e un figlio - ha commentato -, ma due pischelli. Facevamo cose da ragazzini, che non si fanno e non si possono dire. Più che un amico d’arte, un compagnetto». Fiorello ha poi detto di sentirsi in imbarazzo: «Si rischia di cadere nel banale, e lui non lo merita. Tenterò di portare avanti il suo ricordo, magari potrei cominciare i miei spettacoli dicendo “allegria”».

Tra gli altri, hanno portato omaggio anche Simona Ventura, Fabio Fazio, Ezio Greggio, Claudio Cecchetto e Miriana Trevisan.

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