«Una firma ai gazebo per far capire a Prodi che il tempo è scaduto»

«Sarà una grande mobilitazione». L’onorevole Mariastella Gelmini ne è sicura: «Gli elettori risponderanno con entusiasmo alla sottoscrizione Subito al voto». Una tre giorni che da oggi vedrà impegnati dirigenti e volontari di Forza Italia a raccogliere le firme di tutti quelli che vogliono mandare a casa Prodi.
Dove si potrà firmare?

«Abbiamo allestito mille gazebo divisi in tutti, o quasi, i comuni della Lombardia, ben 300 nella provincia di Milano, e 60 qui, in città».
Che aspettative avete?

«Pensiamo di raccogliere tutte le firme di chi in Lombardia non è soddisfatto di quanto ha fatto questo governo. Ma un dato significativo l’abbiamo già raggiunto».
Quale?

«Siamo riusciti a coinvolgere 4mila volontari. E questa è la prova che Forza Italia non è un partito di plastica, ma è fatto di gente in carne ed ossa che crede nella politica».
Anche in questo periodo in cui dilaga l’antipolitica?

«Sì, perché gli italiani hanno perso la fiducia nel modo di fare di Prodi e compagni, ma non per questo hanno smesso di credere nella politica».
Ne è davvero convinta?

«Certo. E la prova è che l’idea della raccolta firme è nata dal basso. Dalle sezioni locali, ad esempio. Ma anche da quelle persone che hanno votato per il centrosinistra e ora ci scrivono per raccontarci tutta la loro amarezza».
Qual è il vostro obiettivo?

«Rispondere alla delusione e alla sfiducia degli italiani che non ne possono più di un governo che non li ha mai rappresentati».
Dica la verità, volete lanciare un chiaro messaggio a Napolitano?

«Non ce n’è bisogno. Abbiamo fiducia nel Presidente della Repubblica, perché è una persona corretta».
Milano sta vivendo giorni di paura. Secondo lei quali sono le responsabilità del governo?

«Prodi ha una responsabilità morale, prima che politica perché sta costringendo il paese a pagare un prezzo troppo alto».
Per cosa?

«Per la necessità di avere il sostegno di Rifondazione, che l’ha costretto a tagliare risorse per la sicurezza facendo naufragare il Paese».
Di cosa si lamentano i cittadini che incontra come coordinatrice di Fi Lombardia?

«Di tante cose. Innanzitutto della pressione fiscale, della sicurezza e della gestione scellerata dell’immigrazione».
Quali sono stati gli errori di Prodi su quest’ultimo punto?

«Aver reso l’Italia il ventre molle dell’Europa andando a smantellare la legge Bossi-Fini che aveva regolato i flussi migratori con rigore».
Una volta che avrete raccolto le firme, come pensate di muovervi?

«L’unica soluzione è andare ad elezioni anticipate.

La situazione è drammatica e non possiamo più perdere tempo».
In questi tre giorni vedremo Berlusconi tra i gazebo di Milano?

«Sarà molto impegnato a dividersi tra tutte le città d’Italia, ma noi ci auguriamo che riesca a stare anche un po’ con noi, nella sua città».

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