Firmata un’intesa tra Comune e Regione per affrontare l’«emergenza abitativa»

Il Campidoglio e la Regione hanno raggiunto un’intesa sull’emergenza abitativa che si concretizzerà in un protocollo, che verrà sottoscritto al più presto.
L’assessore comunale alla Casa Alfredo Antoniozzi si è detto «soddisfatto per l’incontro caratterizzato da una forte intesa istituzionale con Mario di Carlo, assessore alle politiche abitative della Regione». Il Comune spiega che saranno oggetto del documento il rapido investimento di fondi per l’edilizia residenziale pubblica con il conseguente avvio della soluzione dei cosiddetti «punti 10» e della graduatoria per il beneficio dell’alloggio popolare. Un’altra nota riguarda la collaborazione sull’edilizia convenzionata e sovvenzionata che vedrà entrambe le due amministrazioni concordi sulla rapida realizzazione di edilizia Legge 167 ed edilizia residenziale pubblica, per un totale di ottomila alloggi.
«L’accordo istituzionale - spiega Antoniozzi - includerà risoluzioni per l’annoso problema delle proprietà immobiliari del Comune, ubicate nelle aree della Provincia». La Pisana, invece, ha messo in evidenza altri punti basati sul finanziamento della Regione per l’emergenza abitativa nel comune di Roma e sull’incremento della dotazione patrimoniale delle Ater nei comuni della provincia, mediante l’acquisizione del patrimonio abitativo del Comune di Roma. «L’emergenza abitativa in città è in massima parte addebitabile alla scelte urbanistiche compiute dalle giunte di centrosinistra - commenta Marco Di Cosimo (Pdl), presidente della commissione Urbanistica del Comune -.

Infatti, nel nuovo Piano regolatore approvato con enfasi da Veltroni, non veniva minimamente considerata l’edilizia popolare. Se dopo pochi mesi di governo si accusa di immobilismo la giunta Alemanno, che sta invece lavorando per correggere quelle scelte sciagurate, come dovremmo definire i 15 anni di governo di centrosinistra?»

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