Firme e petizioni per liberare il papà di Ciccio e Tore

Una petizione per chiedere la scarcerazione di Filippo Pappalardi è stata depositata ieri nell’ufficio del gip del Tribunale di Bari da un avvocato di Gravina in Puglia, Giuseppe Casareale, promotore di un comitato a sostegno della liberazione del papà di Ciccio e Tore. «Abbiamo raccolto un migliaio di firme - ha detto Casareale - per chiedere ai magistrati di valutare con attenzione l’istanza di scarcerazione di questo padre che soffre per la morte dei suoi figli». «Ci saremmo aspettati - ha aggiunto, parlando con i giornalisti - che la procura scarcerasse sua sponte Pappalardi di fronte ad un quadro per il quale i due bambini sono caduti vivi nella cisterna. Non è stato così ed è partita questa iniziativa di cittadini per chiedere che Filippo Pappalardi sia liberato».


«Auspichiamo che il gip non abbia un rigetto affrettato ma elabori una risposta meditata alla richiesta di scarcerazione di Filippo Pappalardi», ha detto invece Angela Aliani, legale dell’uomo attualmente rinchiuso a Velletri.
Ieri, intanto, ennesimo sopralluogo degli investigatori, nella «masseria delle cento stanze». I poliziotti della scientifica, insieme agli esperti dell’Ert, hanno setacciato l’edificio per otto ore.

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