Firme false o di defunti nelle liste per le comunali: inchiesta su Forza nuova, No Ecopass e Pensionati

«Non ne sappiamo assolutamente nulla, le nostre firme sono state regolarmente depositate in Comune e nessuno ha sollevato alcuna obiezione»: così Marco Mantovani, candidato sindaco e portavoce di Forza Nuova, reagisce alla notizia secondo cui la Procura starebbe indagando su alcune firme false che comparirebbero tra quelle dei sottoscrittori della lista. Insieme a Forza Nuova l’indagine - affidata al pm Grazia Colacicco - riguarderebbe altre due liste minori, la «Lista Pensionati» e la «No Ecopass». Quest’ultima è peraltro una delle numerose liste a sostegno di una candidatura a sindaco, quella di Massimiliano Loda, ex leghista e ora ultras anti-immigrati, già bocciata nei giorni scorsi dal Tar.
L’indagine, per il momento a carico di ignoti, scaturisce dall’esposto inviato in Procura da alcuni dipendenti degli uffici comunali addetti alla verifica delle liste elettorali. Nel corso del lavoro di controllo degli elenchi dei sottoscrittori, sarebbero emerse discrepanze tra le firme riportate sui moduli e gli originali depositati presso l’anagrafe comunale. Anche alcuni numeri di carta di identità sarebbero diversi da quelli effettivamente collegati ai nomi dei sottoscrittori. In alcuni casi, i nominativi sugli elenchi corrisponderebbero addirittura a defunti.
La Procura dovrà ora occuparsi degli eventuali aspetti penali della faccenda, cioè dei reati di falso in atto pubblico che sarebbero stati commessi da chi ha compilato e autenticato le liste irregolari. Per l’ammissione delle liste alla competizione elettorale la competenza è invece della Prefettura. La decisione si annuncia di un certo rilievo in particolare per le sorti di Forza Nuova che - dopo l’esclusione della Fiamma Tricolore - è rimasta da sola a rappresentare la voce della destra radicale nelle amministrative. Complessivamente in calce alla lista neofascista comparivano oltre milleduecento firme, un cuscinetto che dovrebbe permettere l’ammissione al voto anche in presenza di una quota di firme bocciate.
La denuncia in Procura non è una iniziativa istituzionale del Comune: a decidere di inviare l’esposto sono stati alcuni singoli dipendenti che si sono dedicati in particolare alla verifica delle liste di centrodestra e destra.


La Procura verosimilmente passerà ora una delega investigativa ai carabinieri o alla polizia perché verifichino una per una le firme contestate, come già fatto nel corso delle indagini su altre liste elettorali contestate, quelle del Pdl per il rinnovo dell’amministrazione regionale lo scorso anno.

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