Saranno almeno un centinaio i detenuti delle carceri lombarde che grazie all'Expo di Milano avranno un'opportunità inedita di lavoro: dall'archiviazione informatica dei documenti, al facchinaggio, dai servizi di pulizia al catering e alla gestione delle aree verdi. L'amministratore delegato di Expo 2015 Lucio Stanca ha infatti sottoscritto con il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il commissario di Expo Letizia Moratti e il provveditore lombardo alle carceri Luigi Pagano due protocolli d'intesa per poter impiegare nell'organizzazione dell'evento internazionale i carcerati e gli ex detenuti ancora in regime di esecuzione esterna della pena. «Expo è una grande occasione per il Paese e per Milano - si è rallegrato il Guardasigilli - e non intende lasciare indietro nessuno. Offrire un lavoro ai carcerati non riguarda solo un aspetto di umanità ma attiene alla sicurezza, visto che chi in carcere impara un mestiere ha un tasso di recidiva inferiore al 10 per cento, mentre quelli che non affrontano un percorso di rieducazione hanno un tasso di recidiva superiore al 90».
Grande soddisfazione per il protocollo è stata espressa anche da Lucio Stanca. «In meno di due mesi - ha ricordato - abbiamo tradotto un'intuizione in un protocollo che la società ha già sperimentato: a novembre infatti due detenuti hanno lavorato nella sede con compiti di logistica».
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