La first lady battezza la sfida tedesca all’America’s Cup

Al varo c’era la moglie del capo dello Stato Köhler. L’11 maggio il via all’Act 10. E la nuova Luna Rossa avrà subito il battesimo del fuoco

Il più recente battesimo di una nuova barca per la Coppa è quello di Germany 1, per United Internet Germany, varata a Kiel e battezzata da una madrina importante: Eva Luise Köhler, moglie del presidente tedesco Horst Köhler. L'avvenimento è importante: dopo anni di tentativi - i primi risalgono all'83 - un sindacato tedesco è riuscito a lanciare la sfida alla Coppa. Nel 2003 sembrava che finalmente ce l’avesse fatta la famiglia Illbruck, composta di storici velisti, ma dopo la costruzione della barca si è tirata indietro per mancanza di fondi. Il progettista di Alinghi, Rolf Vrolijk, dice che «in Germania gli sponsor vogliono sapere prima quanto ritorno avranno, ma questo è sport, è impossibile saperlo. Ci vuole un germe di follia per partecipare...».
Questa volta, però, a quanto pare, i tedeschi ce la faranno, e con un equipaggio non male, guidato dal danese Jesper Bank, potrebbero essere tra quegli outsider che danno fastidio ai fortissimi. Germany 1 è stata costruita dai cantieri Knierim su progetto coordinato da Axel Monhaupt, navigherà prima a Kiel e, se tutto andrà bene, sarà trasferita a Valencia.
Anche per questo, secondo la lista comunicata in via ufficiale, saranno solo due le barche nuove, di una decina in costruzione, schierate al via delle prime regate dell'Act 10 che inizia l'11 maggio. Segreti da non svelare, ma anche ritardi di costruzione, sono alla base di questa scelta che toglie un pizzico di valore alle prossime regate, che ci si aspettava molto combattute. In realtà il limite ultimo per chi vuole cambiare barca è ventiquattro ore prima dell'inizio delle regate; comunque non ci sono molti motivi per cambiare idea e probabilmente la situazione comunicata in questi giorni sarà quella che vedremo in campo. Dunque a tener fede alle «promesse» per partecipare ai primi due Act con la barca nuova saranno solo Luna Rossa ed Emirates New Zealand. Francesco de Angelis, che di solito ci tiene a non mostrare il suo potenziale, aveva da tempo dichiarato che avrebbe usato la nuova barca il prima possibile, salvo imprevisti, stanco, anche se ormai affezionato, di navigare su una Luna nata male. I kiwi hanno già navigato in Nuova Zelanda con la loro NZL 84, gli italiani l’hanno varata a fine marzo, proseguendo con il loro preciso programma di test per la messa a punto del nuovo scafo. Chris Dickson ha deciso di risparmiare la nuova Bmw Oracle, battezzata dalla moglie Sue pochi giorni dopo Luna Rossa, durante le più rischiose match race e la schiererà solo nelle regate di flotta dell'Act 11. Una decisione che non è del tutto pellegrina: Bmw Oracle è in testa al ranking degli sfidanti, sebbene di poco, e i sindacati più deboli, che devono far di tutto per mostrare la loro abilità ai potenziali sponsor, saranno aggressivi nel match race, ben sapendo di disporre di un mezzo più debole: inutile rischiare di fare il botto con il nuovo gioiello. Le vittorie a rischio sono di fatto un paio (Luna Rossa e ETNZ) e inoltre c'è da capire come si comportano le chiglie sperimentali, ben nascoste dalle mutandone.


A Valencia ci sono altre barche nuove, a cui si sta alacremente lavorando dentro le basi, che non vedremo in regata: ci riguarda Mascalzone Latino Capitalia Ita 90, poi il nuovo Alinghi Sui 91, che vedremo in regata più avanti (forse), sono in arrivo +39, che ha subito ritardi nella costruzione, e Desafio, la barca spagnola.

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