Fischio finale: e ora chiarezza sul portiere e sui «gioielli»

Quasi un derby, l’ultima di campionato per la Lazio, che contro il Napoli regala l’ultima vittoria ai tifosi. Ma del derby c’è stata solo la vicinanza geografica delle due città, per il resto è sembrata più una partitella di allenamento tra due squadre che avevano già chiuso nel cassetto la stagione 2007/2008. Finisce 2 a 1 per la banda Rossi, in rete con Rocchi e Firmani, il cui nome fa tornare alla mente il ricordo di Gabriele Sandri. Rammentate? Fu suo il gol del ritorno in campo dei biancocelesti dopo la tragedia del tifoso ucciso. «Chiudiamo con una vittoria una stagione che comunque poteva andare meglio», ha dichiarato Delio Rossi, pronto ad aggiungere che nei prossimi giorni si incontrerà con Lotito per decidere il futuro. Dal canto suo il presidentissimo è stato fin troppo eloquente: «La classifica non è adeguata al valore della rosa. Dovevamo finire nelle prime cinque. È stata un’annata maledetta, ci sono stati tanti infortuni e sfortuna, ma anche altre componenti negative. E una di queste è stata certamente la mancanza di compattezza dello spogliatoio, tanto che vanno eliminate alcune problematiche che si sono sviluppate quest’anno». Parole inequivocabili, quelle del patron, che fa capire che tipo di situazione c’è all’interno della squadra. Sul futuro del tecnico appare vago. «Incontrerò Rossi e parleremo - ha sottolineato -. Lui ha un contratto fino al 2009 e ci confronteremo, ma non sono in discussione questioni tecniche. Ci sono stati scollamenti all’interno dello spogliatoio e dobbiamo fare delle valutazioni. È difficile mettere d’accordo uno spogliatoio».
Vallo a capire Lotito Proseguirà con Delio Rossi o punterà su un nome nuovo per la panchina? Rivoluzionerà la squadra (Pandev, ad esempio, ha richieste dall’estero: il Bayern è sempre all’erta) o manterrà l’organico? Una cosa è certa: il compito numero uno riguarderà la chiarezza. Immediata e necessaria per non patire come accaduto quest’anno. Risolvere subito la questione-portiere è una priorità, mantenere in organico i pezzi pregiati quasi una necessità.

A meno che non si voglia vivere l’amarcord di dodici mesi fa, quando l’annata venne battezzata dai «Lotito vattene!» e dai fischi rivolti a dirigenza e squadra. Il vecchio cuore biancoceleste è stanco di vivere fra ansie e illusioni. Il tifoso laziale merita di più.

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