Roma - Degli oltre 100 miliardi di imposte evase ogni anno, il governo ne ha recuperati finora circa 23. Lo si legge nella relazione sui risultati della lotta all’evasione elaborata dal vice ministro all’Economia Vincenzo Visco e inviata oggi in Parlamento dal ministro Tommaso Padoa-Schioppa. "La strategia di lotta all’evasione del governo ha dato ottimi risultati: tra il 2006 ed il 2007 sono stati recuperati al fisco circa 23 miliardi di maggiori entrate precedentemente non pagate e in buona parte legate ad un miglioramento della tax compliance dei cittadini", dice la relazione. "Allo stesso tempo, le entrate da ruoli e riscossioni coattive sono aumentate di oltre il 20%. In pratica, sembra essersi messo in moto un rilevante processo di emersione di base imponibile e gettito". "Questi risultati sono per il momento acquisiti (23 miliardi l’anno), ma l’esperienza passata illustra che potranno essere duraturi solo con un costante impegno di indirizzo politico e di azione amministrativa e legislativa", aggiunge la relazione. Secondo i dati dell’amministrazione finanziaria, "il valore aggiunto dell’economia sommersa nel nostro paese è quasi il 18% dell’intero prodotto interno lordo (Pil) e si stima che l’evasione fiscale sia anche maggiore, raggiungendo il 21% per della base imponibile Irap ed il 33% della base imponibile dell’Iva. Questi livelli di evasione sono fino quattro volte superiori a quelli dei paesi europei più virtuosi".
Nord evade come Sud Visco ribadisce nel documento che più dell’80% dell’ evasione fiscale è generato nel settore dei servizi e del commercio al dettaglio. "L’evasione in Italia è un fenomeno diffuso che coinvolge, a diversi livelli, tutti i settori dell’economia e l’intero territorio nazionale, sebbene con diversa intensità. Se si considera l’evasione Irap, in agricoltura si evade circa il 39% del valore aggiunto, nel settore terziario e dei servizi si evade circa il 29% del valore aggiunto e nell’industria l’evasione si attesta intorno al 9%". "Tuttavia, dato il peso di ciascun settore nell’economia, più dell’80% dell’evaso è generato nel settore dei servizi, particolarmente dei servizi alle imprese e alle famiglie e del commercio al dettaglio". A livello geografico, le differenze tra nord e sud del Paese sono spesso minime. I dati dell’evaso Irap sono, in termini assoluti, simili in Campania e Lombardia, come simili sono in Veneto e in Puglia e per città come Napoli e Torino. Se si considerano le imprese, "l’evasione coinvolge sia le grandi sia le piccole imprese sebbene risulti più diffusa tra quest’ultime".
Nel 2007 12,7 miliardi non spiegati Secondo Visco, il 2006 è stato un anno di svolta per la dinamica del gettito tributario in Italia. A fine anno, le maggiori entrate del bilancio dello stato rispetto l’anno precedente ammontavano a circa 35,8 miliardi e circa 8,8 miliardi (il 24%) può essere spiegato come un aumento della tax compliance, il maggior rispetto degli obblighi tributari che ha portato a un nuovo recupero della base imponibile. "Anche per il 2007, si stima che una parte del maggior gettito previsto per l’anno derivi da un ulteriore miglioramento della tax compliance dei contribuenti". Le stime del governo, aggiornate in settembre, indicano in 25,5 miliardi l’incremento annuale delle entrate atteso quest’anno (9 miliardi in più rispetto alla trimestrale di marzo). Di questi, circa 12,1 miliardi (il 47%) non possono essere spiegati dal ciclo economico, dalle manovre e da eventi eccezionali. "Una parte di questo maggior gettito residuale può essere ricondotto agli interventi antievasione ed antielusione contenuti nella manovra finanziaria del 2007 (circa 5,4 miliardi).
La parte del restante dell’aumento di gettito resta da interpretare e l’andamento di alcuni indicatori di tax compliance indicano una continuazione della dinamica positiva iniziata lo scorso anno", spiega la relazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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