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Un Fisico perfetto, Heidfeld antipatico ma affidabile

nostro inviato a Sepang

10 a Fernando Alonso e alla sua scuderia, la McLaren-Mercedes. Soprattutto dieci all’onestà del pilota spagnolo campione del mondo: giovedì aveva detto «la Ferrari è davanti, ma ci stiamo avvicinando»; venerdì ha spiegato «siamo molto molto vicini»; sabato ha concluso «domani potremmo anche vincere». Mentre il team giocava a carte coperte (e pure con le lettere sulle molle Ferrari) lui ha sempre detto la verità.
10 e lode a Lewis Hamilton e alla sua scuderia, la McLaren-Mercedes. Più di finire secondo il secondo Gran premio di formula 1 della sua carriera, centrando il secondo podio di fila, poteva solo vincere. Anzi, con Alonso capo squadra non poteva proprio. Per cui ha dato il massimo.
5 a Felipe Massa e alla Ferrari. È caduto due volte nel tranello di Hamilton e questa non è cosa bella, vista anche la differenza di esperienza tra i due. A meno che, da qui al termine del campionato, non si scopra che il Tiger Woods della F1 è un fuoriclasse di proporzioni talmente inaudite che ci può stare anche una beffa del genere. Si vedrà. Resta il fatto che Felipe aveva la gara in pugno e la strategia del box era costruita sulla sua pole. Un peccato.
6,5 a Kimi Raikkonen e la Ferrari. La gara è da 6, il mezzo punto in più arriva per il podio e per il dubbio che attanaglia tutti: e cioè che il motore acciaccato della sua Rossa fosse così acciaccato da impedirgli di mostrare le sue doti e la sua «fame». Resta il fatto che al via, anche lui, è stato sorpreso dal quasi esordiente Hamilton. Mica troppo bello.
6,5 ad Heidfeld e la Bmw. Ancora a punti. Una certezza: il pilota tedesco che fra un mese compirà trent’anni è sempre antipatico ma è sempre molto affidabile.
7 a Kovalainen e la Renault. D’incoraggiamento: conquistare il primo punto con questa Renault asfittica e dopo la sfuriata di Briatore è da vero uomo con gli attributi. 8 alla mamma che l’ha consolato.
7 a Fisichella e la Renault. Perfetto.
7 a Trulli e la Toyota.

Settimo con gli altri su delle F1 e lui su questa Toyota: è stato stoico.

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