Roma

Fiumicino, l’odissea non finisce più Ancora caos-bagagli

(...) che si occupa del servizio nel primo scalo della capitale, si contavano almeno 300 colli stipati in un magazzino di non più di 40 metri quadri, accumulati nei giorni scorsi. Erano poco più di un centinaio nel «lost and found» di «Flightcare», decine nelle salette delle altre due sigle che provvedono all’handling, il pacchetto dei servizi a terra che includono il traffico di borse e borsoni. Il risultato, sempre il solito: attese superiori all’ora per i più fortunati e caccia al tesoro per gli altri. I più sofferenti sono stati i turisti arrivati nella Città Eterna per un lungo soggiorno, condannati a rimediare vestiario e prodotti per il bagno in fretta e furia; mentre i romani di rientro dalle vacanze hanno subito potuto riprendere confidenza con lo stress.
Stavolta, però, la vicenda non dovrebbe essere priva di conseguenze: al di là delle multe comminate alle società, che secondo quanto si apprende avrebbero già superato quota 60, potrebbe profilarsi la revoca della licenza per due delle sigle in questione, proprio «Alitalia» e «Flightcare». E non si tratta di voci di corridoio, ma di un annuncio arrivato direttamente da Vito Riggio, il presidente dell’Enac. «Le violazioni sui tempi di consegna sono state tali - ha spiegato - che o questa cosa si corregge o sono inevitabili le procedure che obbligano al rientro». Funziona così: chi viene sanzionato può avanzare delle proposte per far cessare le inadempienze. Dopo circa due mesi di tempo si valuta se sono stati fatti dei passi in avanti, se il quadro è migliorato: se è così la revoca della licenza non avviene, altrimenti si è costretti ad andare fino in fondo. «Quando si va oltre i 45 minuti per la riconsegna - fa notare ancora Riggio - si superano quei minimi di qualità del servizio che non si possono certo definire troppo rigorosi». Contando poi che se si vola sul territorio nazionale, si inciampa su un paradosso: ritirare la propria valigia occupa più tempo della traversata in sé.
Non sono girate per il meglio le cose per chi ieri doveva partire, per quella fetta di vacanzieri che hanno aspettato la fine di agosto per levare le tende dalla Città Eterna. Oltre un’ora di attesa per i clienti di Alitalia diretti a New York, Toronto, Chicago o Mosca. Un po’ meglio è andata a chi ha scelto altri vettori, con disservizi diffusi ma meno pesanti. Vitaliano Turrà, direttore Enac dello scalo di Fiumicino, ha comunque voluto minimizzare: «Non ci sono stati problemi eclatanti».
Per quanto riguarda infine i numeri di questi giorni di controesodo, giovedì e venerdì i passeggeri transitati al «Leonardo Da Vinci» sono stati circa 115mila. Per oggi è attesa l’ultima fetta di rientri di agosto, spalmati sull’intera giornata con punte previste tra le 19 e le 22.

E sotto controllo dovrà essere tenuto pure il prossimo fine settimana, quello che va da venerdì 4 a domenica 6 settembre perché, in concomitanza con gli ultimi rientri, ricomincerà a salire il traffico «business».

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