Mentre Bruno Ferrante continua a disertare i quartieri della città che vorrebbe governare, Dario Fo non ha più un buco libero nellagenda. Neppure per il centro sociale Micene che volentieri lavrebbe ospitato «compagno tra i compagni» per dibattere insieme della questione morale, di quei pasticci Unipol e dintorni che il Nobel affronta a modo suo: «È peggio rapinare una banca o fondarla? Assistiamo a questo balletto intorno allassicurazione delle cooperative, l´Unipol: è la mutazione dal proletariato al proletariato bancario».
Battute al calor bianco che sono il sale dello spettacolo del 21 gennaio al Mazdapalace, lappuntamento più sgradito ai Ds e allex prefetto che temono la forza catalizzatrice di Fo e rispondono organizzando un contro-recital allo Zelig di viale Monza. Battaglia già persa in partenza, con Fo che intanto «schizza» i suoi progetti per Milano: «Disegni delle periferie ideali, con quartieri autosufficienti e un teatro in ogni quartiere». Idee che piacciono al popolo della sinistra, anche a quello che al centro anziani del Gallaratese, a due passi dalla sede della motorizzazione civile, accoglie il Nobel come se già avesse vinto le primarie. E lui, Fo, naturalmente non perde loccasione per rimarcare «lassenza dellaltro, del quarto»: «Quando avete visto Ferrante qui?», «Mah, una volta... al mercato». Ricordo del passato, di una visita in stile prefettizio con tanto di scorta e auto blu: adesso, a incontrare i duecento anziani del quartiere Ferrante non cè. Assente, come sempre.
Ci sono invece oltre a Fo anche Davide Corritore e Milly Moratti: lì per unoretta e più a spiegare qual è la loro Milano con «spazi dedicati alla gioia» (Fo), con «i tram non in mano ai privati» (Corritore) e con «passeggiate non solo nei centri commerciali» (Milly Moratti). Ma anche lì, nella periferia più estrema del capoluogo, a sperare che «quello che accomuna noi tre sia pure condiviso dal quarto». Che, intanto, oggi presenta il claim della sua campagna pubblicitaria «gratuitamente» offerta da Emanuele Pirella, e continua a sperare nella forza dellordine di scuderia - «votate Ferrante» - lanciato dal segretario provinciale Ds Franco Mirabelli.
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