Fo spiazza i suoi: «Pedenovi non va dimenticato»

Il Nobel: «L’assassinio è stato un atto criminale» Il Comune: «Una lapide anche per l’agente Marino»

La targa in ricordo di Enrico Pedenovi sarà scoperta il 29 aprile alle 17. Lo stesso giorno in cui, 30 anni fa, il consigliere provinciale dell’Msi fu ucciso da un commando di Prima Linea con cinque colpi di pistola alla nuca. Le proteste dei giorni scorsi non hanno cancellato la cerimonia e il ricordo che la giunta vuol tributare all’esponente politico in viale Lombardia, il luogo dove fu assassinato.
«Per evitare tensioni - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato -, installeremo il palo su cui sarà apposta la targa dopo il 25 aprile, probabilmente il 26 o 27». Dopo le polemiche sollevate dagli inquilini del civico 65, su cui il Comune intendeva collocare la targa, la scelta si è spostata sulla posa di un palo davanti al civico 66 e a fianco dell’albero dove ogni anno si depone la corona d’alloro. «Ci stiamo muovendo per evitare ogni tipo di tensione», spiega De Corato. Casomai, «lascia l’amaro in bocca sapere che gli assassini siano oggi in libertà, segno che in questo paese la certezza della pena è un optional». Il solo processo rimasto pendente per la morte del consigliere Msi infatti era quello a carico di Gianni Stefan, che all’epoca dei fatti aveva 24 anni. Condannato in primo e secondo grado al carcere a vita, la Cassazione ordinò un nuovo processo. Nel frattempo Stefan si rifugiò in Francia, e lo scorso 28 giugno la Corte d’appello gli ha concesso le attenuanti generiche, riducendo la pena e mandando in prescrizione il reato. Sulle polemiche sollevate dall’opposizione, il vicesindaco afferma di avere «l’impressione che la sinistra radicale abbia rimosso due persone della destra, come Sergio Ramelli e Pedenovi, che sono state oggetto di agguati in cui ci hanno rimesso la pelle». Anche Fo striglia i suoi supporter: «L’assassinio è stato un atto criminale e indegno, bisogna ricordarlo come tale. Perché tirarsi indietro? Invece di rendere cosciente la gente del significato della targa si pensa a fare speculazione, sia da una parte che dall’altra».

In Provincia, riferisce la consigliera di An Paola Frassinetti, «il 29 sarà deposta una corona, con una cerimonia ufficiale che contrasta con chi non vuole commemorare la figura di Pedenovi». De Corato invece assicura ai Ds che il Comune avvierà l’iter per una lapide in ricordo dell’agente Antonio Marino, ucciso da una bomba lanciata da neofascisti.

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