Foibe Gli studenti romani alla ricerca di verità storica e memoria condivisa

Erano circa 1500 i ragazzi che ieri mattina hanno partecipato al Palazzo dei congressi dell’Eur alla conferenza su «Le foibe, il silenzio, tutta la verità sul confine orientale» organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti nell’ambito della manifestazione «Profumo d’Italia». Da tutta Roma intere classi accompagnate da professori e singoli studenti interessati alla storia delle terre italiane del confine orientale, senza distinzioni di appartenenza hanno ascoltato con attenzione il convegno moderato dal presidente della Consulta che ha visto alternarsi sul palco personalità politiche come i ministri Giorgia Meloni e Mariastella Gelmini, il deputato triestino Roberto Menia, lo storico e scrittore Vincenzo Maria De Luca, l’assessore capitolino Laura Marsilio, l’esule Alida Gasperini».
All’esterno del Palazzo dei congressi un centinaio di militanti dell’ultrasinistra ha contestato il convegno sulle foibe all’insegna dello slogan «Nessuno spazio ai fascisti e al revisionismo». Un folto schieramento di carabinieri e polizia ha evitato il contatto tra studenti di opposte fazioni politiche. Poco dopo, un gruppo di militanti dei collettivi studenteschi ha lanciato uova e altri oggetti e si è diretto verso il Provveditorato di via Panciani dove è stata inscenata una breve e simbolica occupazione di protesta.
«Respingo con fermezza al mittente le accuse di quel gruppetto di facinorosi che, accreditando teorie negazioniste e con scarso risultato, ha provato a interferire con lo svolgimento della giornata - ha detto Andrea Moi, presidente provinciale degli studenti di Roma - e chiudo anche qui la polemica». In riferimento alle contestazioni, Eur Spa, proprietaria del Palazzo dei Congressi, ha espresso «solidarietà con gli organizzatori di questo importante evento». Eur Spa, si legge in una nota, «non può dimenticare che alcuni dei suoi edifici storici sono stati completati anche grazie al contributo e al lavoro dei rifugiati giuliano-dalmati, e per questo ha sempre voluto ospitare nei suoi palazzi appuntamenti legati alla memoria e al ricordo delle popolazioni che hanno abitato e vissuto tra queste mura e in queste strade. Con lo stesso spirito anche quest’anno è stato accolto “Profumo d’Italia”, incontro che nasce dalla volontà di condividere la memoria della tragedia delle Foibe e dell’esodo delle popolazioni istriane e giuliano-dalmate, in particolare con il mondo dei giovani per la genesi di una nuova coscienza collettiva».
A livello locale si sono registrati altri commenti negativi sulla protesta inscenata dai collettivi dell’ultrasinistra. «È gravissima, ma forse sarebbe meglio dire ridicola e patetica, l’iniziativa - ha stigmatizzato il consigliere comunale del Pdl Andrea De Priamo - portata avanti da uno sparuto gruppo di studenti, che vuole ancora smentire l’esistenza delle foibe in una sorta di negazionismo sconfessato però dalle ricostruzioni storiche. L’arma migliore contro questi personaggi che inseguono ideologie sconfitte dagli eventi è la conoscenza, ed è proprio con questo spirito che è stata allestita la due giorni di dibattiti al Palazzo dei Congressi».

«Esprimiamo la più ferma condanna - gli ha fatto eco Federico Guidi, anche lui consigliere comunale del Pdl - non solo della manifestazione dello sparuto gruppetto di studenti, ma di tutti coloro che, in nome di un delirante negazionismo antistorico, vorrebbero tenere ancora nell’oblio vicende storiche che, per decenni, sono rimaste celate alla conoscenza collettiva, e che solo di recente stanno trovando la collocazione che meritano nella memoria degli italiani».

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