«Chiunque deve tornare a casa da un teatro con un pensiero di bellezza in più». Così ha esordito la regista Claudia Negrin nel presentare il festival «Follemente». Il sipario del teatro Verga si aprirà consecutivamente domani, il 29 e il 30 ottobre in occasione della terza edizione della rassegna patrocinata dal Comune di Milano, dalla Società di studio per i disturbi della personalità. Per tre giorni spettacoli, dibattiti e tavole rotonde su problemi contemporanei legati al mondo dei giovani. Al centro del dibattito di domani, temi importanti come lanoressia, la bulimia, lobesità, e altri malesseri a metà tra il fisico e lo psichico. Alle ore 21 in scena Debora Mancini con il suo reading, accompagnata dalle musiche di Giovanni Falzone, in «Deiezioni, deliqui, deliri, delubri dautore».
Durante la seconda serata, il pubblico avrà lopportunità di conoscere Federico Moccia, uno scrittore e un regista di film dedicati alle dinamiche giovanili, Don Gino Rigoldi, presidente di comunità Nuova Onlus, Furio Ravera, psichiatra e Paolo Liguori, giornalista, per parlare con loro delle emozioni. Alle 21 lo spettacolo di Claudia Negrin, una rivisitazione dell «Elogio alla follia» di Erasmo da Rotterdam.
Lultimo giorno si discute con Furio Ravera, Toni Capuozzo, giornalista, Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra, e con la professoressa Zanaboni, sulla violenza, il bullismo e la droga. Subito dopo, lo spettacolo di Omar Nedjari, «Lalienazione degli insetti» concluderà, per questanno, levento culturale. La dottoressa Girlie Camperio, della Società di studio per i disturbi della personalità, precisa: «Questo è un festival innovativo perché è in grado di avvicinare i giovani a delle tematiche importanti, attraverso dibattiti culturali e spettacoli teatrali, aiutando a sdrammatizzare argomenti complessi».
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