«Lopera lirica, al Teatro Caboto, è anzitutto teatro. Fatto scenico, fisico. Il canto è un gesto, il pianoforte è presente e prepotente come un attore. Più piccola nelle dimensioni, priva di coro e di orchestra, lopera lavora in profondità». È il pensiero di Giacomo Agosti che con queste parole sostiene la scelta artistica di aver lavorato attorno ad un lavoro impegnativo, sviluppando un genere non così frequentato e dando forma sulla scena del Teatro Caboto da oggi allopera di Gaetano Donizetti «Lucia di Lammermoor». Allinterno di un cartellone multicolore, tra classici e contemporanei, dopo avere affrontato felicemente lallestimento della «Traviata», poi della «Bohème» per poi concentrarsi attorno alla retorica dellarte teatrale espressa nella messinscena dei «Pagliacci», ora lAssociazione Il Nuovo Mondo, diretta da Agosti, pone sotto i riflettori della scena il senso della pazzia.
Nella Scozia del 1600 Lucia, una ragazza di famiglia protestante, si innamora del giovane Edgardo, un ragazzo in partenza per la Francia. Si giurano amore eterno, ma il fratello della sventurata ha già ipotecato il futuro di Lucia, programmandole il matrimonio con qualcuno utile ai suoi progetti. Così, facendole credere di essere stata tradita dal suo innamorato, Lucia cede e acconsente. La sera delle nozze si ripresenta Edgardo e Lucia, vittima di una crisi, impazzisce e uccide luomo che ha sposato. Quando Edgardo viene a conoscenza della morte di Lucia, si toglie la vita.
«Per cercare di entrare nella mente di una ragazza ammalata - spiega Agosti -, convinta di ri-vivere il dramma di unantenata, abbiamo pensato di presentare tutti i segnali, tutti gli stimoli che vengono a sollecitare la memoria e la fantasia di una persona. Donizetti ha creato una musica complessa, fatta di riprese di motivi. Noi vogliamo lavorare sulle tensioni che governano lanimo dei nostri-attori cantanti, a cominciare dalla protagonista, Aude Pryia Engel, una cantante francese cresciuta in India».
Una compagnia cosmopolita incornicia ad arte la vicenda di Lucia di Lemmermoor; da un lato Leopoldo Rojas-ODonnell, baritono spagnolo, veste i panni del fratello cattivo, mentre nel ruolo di Edgardo si alternano il giovane tenore giapponese Junpei Aiyama e laffermato cantante Marco Ferrato.
Lucia di Lammermoor
Teatro Caboto
Fino al 2 marzo
Informazioni: 02.70605035
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.