Interpellato dal Corriere della Sera sullaberrante iniziativa delle liste di proscrizione dei negozianti ebrei romani, il soi disant filosofo Gianni Vattimo è riuscito nella difficile impresa di fare peggio del sindacato comunistoide che laveva proposta. «Messa così non va bene», ha spiegato. Ma solo perché troppo limitata. «Avrebbe più senso bloccare tutte le importazioni da Israele», si è infatti affrettato ad aggiungere, enunciando poi solennemente: «Cè differenza tra razzismo e antisionismo». Perché? Il pensatore non spiega, troppo occupato ad elaborare altri piani contro il nemico: «Unassociazione mi ha mandato per email un elenco di aziende che importano certe merci da Israele. Con accluso un modulo da consegnare ai supermercati in cui si spiega perché ci si rifiuta di comprare certi prodotti. Ecco questo lo farei». Ma non lo fa, «perché non faccio io la spesa». Cosa volete: privilegi della funzione di intellettuale.
Quindi? Ecco la vera soluzione: «Procurarsi missili più efficaci dei Qassam e portarli laggiù». A dimostrazione del fatto che, con lavanzare delletà, il leggendario pensiero da debole è diventato ormai impalpabile. Ma è comunque sempre in grado di produrre scemenze formidabili.Follie filo-arabe E Vattimo vuole più missili sugli israeliani
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