Le follie di Pupo: ora doppia l’alano "Sansone"

il cantante e conduttore s'è cimentato come doppiatore del nuovo film cinofilo della Fox "Sansone". Ma tra poco tornerà a cantare

Le follie di Pupo: ora doppia l’alano "Sansone"

Roma - Recita come un cane. Pupo lo sa ma ci scherza su: «Si può fare tante ironia su quest'aspetto ma per me è stata un'ottima occasione per raggiungere il mio primo obiettivo nel lavoro. E cioè sperimentare e non tornare mai sulle cose già fatte». E così il cantante e conduttore s'è cimentato come doppiatore del nuovo film cinofilo della Fox Sansone, diretto da Tom Dey e ispirato alle strisce di Brad Anderson e Phil Leeming che diverse generazioni di lettori hanno potuto apprezzare in Italia ogni settimana su Topolino. Tipico film per famiglie con gli animali parlanti «veri» (grazie al computer), Sansone uscirà nelle nostre il 13 agosto ed è stato presentato in anteprima all’interno della manifestazione della Fox a Lipari dove è stato presentato il listino e le novità della prossima stagione tra cui il divertente Innocenti bugie di James Mangold con Tom Cruise e Cameron Diaz che vedremo a fine settembre.

Non che Pupo, al secolo Enzo Ghinazzi, sia un debuttante assoluto nel doppiaggio ma certo l'esperienza precedente con La gang del bosco è stata molto più limitata: «Interpretavo uno scoiattolino con una voce inventata. Lì è stato più semplice, poche battute. Qui invece Sansone non sta mai zitto e ho trovato maggiori difficoltà a usare la mia stessa voce. Ora ho anche risentito alcuni passaggi e non mi sono tanto piaciuti, potevo fare meglio».

Strano personaggio Pupo con un livello di autocritica altissima, forse troppo: «Ho cercato sempre avventure nuove che spesso non sono piaciute. È da metà degli anni ’80 che in Italia non faccio più canzoni di successo ma ad agosto voglio tornare con una serie di concerti nel mio Paese, perché all’estero non ho mai smesso. Sanremo mi ha fatto rivenire la voglia. La canzone con Emanuele Filiberto è stata criticatissima, odiata ma anche molto amata, soprattutto all’estero nelle comunità italiane. La storia con lui è nata per amicizia ed è stata un’esperienza molto interessante. Comunque mi ha fatto una promessa, se torna la monarchia avrò un ministero tutto mio».

Pupo è così, diviso tra grande ironia e altrettanta autoironia. Perfetto per interpretare l’alano Sansone che è alle prese con il trasferimento della sua famigliola di padroncini dal Midwest alla California. Mentre da un lato aiuta la famiglia ad ambientarsi, dall’altro scopre che adattarsi ai nuovi amici a quattro zampe non è sempre facile per un cucciolone di novanta chili. Risate e buonumore assicurati con l’aggiunta di un messaggio positivo: «Nella Gang del bosco si parlava della parabola del cibo e del troppo mangiare mentre Sansone riesce a mettere bene in luce e in evidenza i rapporti familiari. Forse i ragazzini imparano più cose da questi film che a scuola», dice Pupo che in tema di animali, cani in particolare, risponde positivamente alla domanda d’obbligo: «Sì, ho avuto un solo cane in vita mia, si chiamava Flick, era uno Yorkshire (proporzionato al padrone). Hanno bisogno di molta attenzione e amore. Da quando, oramai più di vent'anni, ho incontrato la mia compagna Patricia che si dedica agli animali ho capito quanto ti possano dare».

Intanto però Pupo è primo nell’apprezzamento del pubblico così che nei prossimi mesi lo vedremo un po’ dappertutto, in radio a settembre con Attenti a Pupo, a gennaio otto puntate del programma I raccomandati, mentre a luglio proverà un numero zero di un nuovo gioco su Rai Uno della

Endemol: tre concorrenti che non si conoscono dovranno dividersi un montepremi. Sempre e solo Rai? «Ho un accordo che mi scade tra un paio d’anni», dice Pupo che, in questo senso, non chiude affatto le porte anche a Sky.

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