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Follini apre sui Dico: "Un provvedimento che si può votare"

Follini apre sui Dico: "Un provvedimento  
che si può votare"

Roma - L'ex segretario dell'Udc, Marco Follini, apre ai Dico e, mentre ribadisce la scelta di sostenere il governo, invita Berlusconi al dialogo con Prodi. Follini spiega che "i Dico sono un provvedimento che si può votare", ma dice no ad una parificazione con la famiglia. Consiglia Berlusconi di dialogare con Prodi: "Non è un inciucio, e sostiene che il Cavaliere è ancora forte nel centrodestra". Sul governo osserva: "va sostenuto" e sul Pd è cauto, "voglio capire meglio il progetto".

Pecoraro: le polemiche sono gossip "Mi sembra che sia tutto un gossip polemico all'italiana. Spero invece che nel Paese si parli di temi più importanti, come il cambio climatico". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. "Su temi che riguardano i diritti civili si fanno grandi dibattiti ed il resto d'Europa ci guarda e resta allibito", ha aggiunto il ministro secondo il quale la posizione espressa dal ministro della Giustizia e leader dell'Udeur Clemente Mastella non porterà conseguenze negative. "Mastella non minaccia alcuna crisi - ha detto Pecoraro - dice soltanto che qualora ci fosse voto di fiducia sui Dico non la voterebbe".

Monaco: più sobrietà da parte di tutti "La delicatezza e la complessità della materia delle unioni civili esigerebbero da parte di tutti sobrietà, oggettività, senso di responsabilità". Lo afferma Franco Monaco, deputato dell'Ulivo. "Anche perché - prosegue - la posta in gioco è alta: per il merito e per le sue ricadute culturali e civili, a cominciare dal bene prezioso di una positiva, feconda convivenza tra laici e cattolici. Sobrietà significa impegno ad abbassare i toni, a evitare con cura le forzature che possano ferire l'altrui sensibilità o comunque acuire le tensioni.

Oggettività sta a dire impegno a concentrarsi sul concreto e limitato problema di una saggia disciplina dei diritti e dei doveri in capo alle persone conviventi, senza sovraccarichi ideologici e guerre di religione palesemente sproporzionate all'oggetto".

 

 

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