Il fondatore di Napster diventa un discografico

Sean Parker, fondatore di Napster, il sito di condivisione gratuita di musica che dal 1999 al 2001 ha contribuito a distruggere l'industria della musica e ad azzerare o quasi i suoi profitti, si è unito un gruppo di investitori in corsa per l'acquisto di Warner Music. La notizia, che ovviamente suscita un certo scalpore, è stata diramata dal «Wall Street Journal» che specifica come l'ex pirata abbia un patrimonio di 1.6 miliardi di dollari, la maggior parte accumulati attraverso le sue azioni di Facebook. Gli analisti sostengono che questo sia un buon momento per acquistare Warner, dato che il suo catalogo è sottovalutato. Sono state proprio le cause intentate da Warner Music e da altre major, che hanno costretto Napster, nato nel 1999 come servizio di diffusione di musica gratuita, a chiudere l'attività nel 2001 per poi trasformarsi in un servizio legale. Successivamente, la funzione di Napster è stata assorbita e sostituita da altri software e siti peer to peer che in dieci anni hanno spiattellato il fatturato dell’industria musicale.

Ma fa comunque notizia che uno dei due simboli della protopirateria del web diventi proprietario di un colosso di quella discografia che è stato tra i primi a distruggere. Per intenderci, la Warner ha firmato in questi anni gente come Rem, Madonna, Green Day, James Blunt, Paolo Nutini e, in Italia, Laura Pausini, Pooh e Ligabue.

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