Nove milioni di euro nelle casse dellIstituto neurologico Carlo Besta: ancora la notizia manca dellufficialità, ma se i contatti intercorsi negli scorsi mesi tra lIstituto e la fondazione Mariani - associazione non-profit che da anni partecipa attivamente alla vita del «Besta» - dovessero andare in porto, si aprirebbe una nuova stagione per lospedale nel campo della neuropsichiatria infantile nei tre settori cardine: assistenza, ricerca e formazione. «Da mesi stiamo lavorando su questo progetto - ammette il presidente dellIstituto Besta Alessandro Moneta, interrogato al riguardo -: si tratta di un progetto di straordinaria importanza per il futuro della nostra fondazione, ma per rispetto nei confronti delliter burocratico (al quale devono dare parere positivo Regione, ministero della Salute e Comune), preferisco dare informazioni più dettagliate dopo lincontro di oggi con i sindacati e quello di domani con il collegio di direzione». Timida ammissione da parte di Moneta che non si sbottona sui numeri ufficiali delloperazione anche se il balletto delle cifre è già iniziato da tempo: si vocifera infatti che la partecipazione della fondazione Mariani porterà da subito nelle casse dellistituto di via Celoria tra i 5 e i 6 milioni di euro, mentre ulteriori 3 milioni di euro verranno dilazionati nellarco del prossimo quinquennio. «Lunica cosa che vorrei sottolineare - conclude Moneta - è che, nel caso la partecipazione andasse in porto, non verranno intaccate in alcun modo le finalità pubbliche della nostra fondazione. Anzi, ne usciranno avvalorate».
E a venir avvalorata sarà soprattutto lattività clinica dellistituto che nel 2006, nei 223 posti letto accreditati dal Servizio sanitario nazionale, ha trattato in ricovero ordinario 7256 pazienti (per il 53% residenti al di fuori della Lombardia) e 2256 pazienti in day hospital.
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