Economia

Fondi comuni in profondo rosso ma a novembre frenano i riscatti

Il sistema dei fondi comuni italiano archivia un altro mese in profondo rosso, pur riducendo il ritmo dei riscatti. A novembre i fondi italiani ed esteri hanno registrato deflussi per 8,2 miliardi rispetto ai 22,9 miliardi di ottobre. Il patrimonio del mese scorso, rende noto un comunicato di Assogestioni, si attesta quindi a circa 422 miliardi. Torna l’interesse dei sottoscrittori per i prodotti azionari che, pur non raggiungendo la parità, chiudono il mese con deflussi netti per 10 milioni ed un patrimonio che pesa per il 17,3% degli asset complessivi (oltre 73 miliardi).
Nella classifica virtuale i fondi bilanciati seguono con deflussi pari a 368 milioni. Il patrimonio affidato a questi prodotti è abbondantemente superiore a 19,3 miliardi e rappresenta il 4,6% degli asset complessivi del sistema fondi aperti. I flessibili, a ottobre particolarmente segnati dai deflussi, si presentano al consueto appuntamento di fine mese con riscatti pari a 370 milioni; il patrimonio, equivalente al 12,7% del totale, vale 53,4 miliardi. Sono in frenata anche i riscatti per i fondi di liquidità, la categoria chiude il mese con deflussi per 881 milioni e un patrimonio di 88,4 miliardi, il 21% degli asset complessivi investiti in fondi aperti. A novembre l’associazione registra un peggioramento dei deflussi per la categoria dei fondi hedge, per la quale si calcolano uscite per oltre 2 miliardi. Il patrimonio, pari a circa 25,1 miliardi, è equivalente al 5,9% delle masse complessive. Quella dei prodotti obbligazionari è la categoria maggiormente colpita dai riscatti. Sono, infatti, 4,5 miliardi i flussi in uscita e il patrimonio scivola a quota 162,6 miliardi (38,5% del patrimonio). Nel corso del mese le uscite dalle casse dei fondi di diritto italiano ammontano a 6,4 miliardi. Il patrimonio investito nei prodotti domestici promossi da gruppi italiani ed esteri è oggi pari a 221,8 miliardi, per un controvalore equivalente al 52,6%.
Per i fondi di diritto estero la raccolta provvisoria è negativa per 1,7 miliardi. Gli asset stimati continuano ad essere superiori a 200 miliardi, il 47,4% dell’intero sistema fondi. In tutto il mese di novembre i gruppi italiani hanno accusato deflussi per 6,9 miliardi.

I gruppi esteri lasciano provvisoriamente sul terreno poco meno di 1,3 miliardi.

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