Fondi contro il caro-affitti: dalla Regione 50 milioni

Aiuti in arrivo per le famiglie che hanno difficoltà a pagare l’affitto. Da domani fino al prossimo 20 ottobre si potranno presentare le domande per ottenere il contributo previsto dal fondo sostegno affitti, per il quale la giunta regionale lombarda ha stanziato 50 milioni di euro. A queste risorse si aggiungeranno poi quelle messe disposizione dei comuni che apriranno lo sportello.
Il fondo sostegno affitti è destinato ai nuclei familiari con un reddito Isee (non quindi il reddito imponibile) inferiore a 12.911 euro e che abitano in alloggi in affitto sul libero mercato. Vale a dire un reddito imponibile di 30mila euro per una famiglia di quattro persone.
Se da un lato sono diminuite le risorse statali per gli affitti, dall’altro la Regione ha aumentato, rispetto all’anno precedente, gli stanziamenti. «Il fatto che Regione Lombardia - spiega il presidente Roberto Formigoni - abbia deciso di incrementare le risorse a disposizione nonostante il periodo di forti ristrettezze economiche dimostra che la casa è e resta una delle priorità assolute della nostra azione di governo. Abbiamo sempre detto - continua - che saremmo stati particolarmente vicini a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese». E così sarà.
Rispetto allo scorso anno, il bando presenta alcune novità che agevoleranno i cittadini. Tra i nuovi punti c’è la possibilità di presentare domanda anche se si è chiesta la detrazione, nella dichiarazione dei redditi, del canone di locazione versato ed è prevista l’opportunità, per le parti interessate, di stipulare accordi con il Comune per prevenire la morosità e ottenere dai locatori sconti sul canone. «Regione Lombardia, fra l’altro - puntualizza l’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti - si riserva, dopo ulteriori verifiche, di rendere disponibili ulteriori risorse». Sono esclusi dalla possibilità di ottenere il contributo del Fondo sostegno affitto tutti i proprietari di altro alloggio in Lombardia, o quelli che hanno ottenuto un alloggio realizzato con contributi pubblici o di cooperativa edilizia.
Possono presentare domanda (presso il comune di residenza o i Caaf convenzionati) coloro che risiedono in Lombardia e sono in possesso di un regolare e registrato contratto di locazione sul libero mercato. Il contributo che verrà erogato sarà calcolato sulla base di diversi criteri tra cui la situazione reddituale e patrimoniale, la composizione del nucleo familiare e l’importo del canone di locazione del 2010, parametri che concorrono alla formazione dell’Isee.
Lo scorso anno le domande presentate sono state 65mila e circa 59mila avevano i requisiti per ottenere il finanziamento che è stato erogato.

Il Pirellone terrà sott’occhio le richieste ed è pronta a fare fronte a un aumento delle domande rispetto a quelle dello scorso anno. «La casa - ribadisce Formigoni - un bene primario e il governo lombardo ha a cuore che ogni cittadino possa avere un’abitazione confortevole».

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