Fonsai, il passo indietro della famiglia Ligresti: Jonella cede i suoi poteri

«La decisione è stata personale, assunta senza alcun condizionamento esterno», assicurano da Fonsai. Dove di certo non si aspettavano che la presidente Jonella Ligresti avrebbe deciso di fare un passo indietro: durante la riunione del consiglio di amministrazione la figlia del patron Salvatore ha infatti comunicato di voler rinunciare a tutti i poteri esecutivi restando comunque presidente. La decisione – si legge in una nota - intende ribadire una volta in più la totale autonomia dell’amministratore delegato Emanuele Erbetta e del nuovo direttore generale (con ampie deleghe) Piergiorgio Peluso nelle scelte gestionali della compagnia e del gruppo. E dopo Jonella anche il fratello Gioacchino Paolo Ligresti ha deciso di rinunciare all’esercizio in via disgiunta dei poteri esecutivi della controllata Immobiliare Lombarda. Non solo. Fonti vicine alla società fanno sapere che i due fratelli Ligresti abbandoneranno anche le cariche istituzionali di vicepresidenti della holding Premafin (dove comunque restano consiglieri) per rispondere ai rilievi Isvap sui doppi incarichi.
L’annuncio di Jonella e Paolo è stato dato al cda in mattinata, proprio quando papà Salvatore - presidente onorario di Fonsai – avrebbe dovuto presentarsi davanti al pm Luigi Orsi che la settimana scorsa gli aveva notificato un invito a comparire con l'accusa di ostacolo all'attività della Consob nell’ambito della fallita trattativa per l'ingresso dei francesi di Groupama nella holding Premafin. Ma a Palazzo di Giustizia ieri Ligresti non si è visto: il suo avvocato Marco De Luca ha consegnato una nota al pm in cui l’immobiliarista siciliano ha scritto di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. Bisognerà ora vedere se giudici chiederanno un nuovo interrogatorio.
I figli intanto “abdicano” a favore della nuova gestione Unicredit dando un segnale di responsabilità al mercato e la Borsa approva: il titolo Fonsai ieri ha chiuso con un balzo del 7,2 per cento.

Forse immaginando anche futuri passi indietro della famiglia anche dal capitale. Per ora il prossimo passo è previsto per il 2 agosto con l' ingresso nel consiglio dei tre rappresentanti dell’istituto di Piazza Cordusio.

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