Fonsai, stretta Isvap su ricapitalizzazione e doppi incarichi

La direzione indicata dall’Isvap è netta: il gruppo Fonsai deve fare presto sia a far partire l’aumento di capitale sia a sbrogliare la matassa dei doppi incarichi. Compresi quelli relativi alle controllate immobiliari. Questo pomeriggio il cda di Fonsai sarà l’occasione per un aggiornamento sulla risposta ai rilievi mossi dall’Authority il 24 novrembre.
Nel frattempo sui tavoli dell’Isvap si accavallano le comunicazioni: martedì i Ligresti hanno inviato un documento riguardante la governance e ieri uno sulla solidità patrimoniale. La procedura prevede un mese di tempo, termine ormai superato, e uno di proroga, ma la replica potrebbe essere completata oggi. Il board tornerà, inoltre, a occuparsi dell’aumento di capitale fino a 750 milioni e della cessione alla famiglia Gavio della quota di Igli, la holding di Impregilo, deliberati venerdì scorso. Sul tavolo restano alcuni aspetti tecnici, che nel caso di Igli riguarderanno anche il contratto siglato con Argo Finanziaria. Mediobanca e Unicredit moltiplicano, intanto, gli sforzi per trovare investitori disposti a entrare sia in Fonsai sia in Premafin, nell’intento di creare un nuovo nocciolo duro ed evitare un’eccessiva diluizione della holding, pur ottenendo un fortissimo ridimensionamento dei Ligresti.

Oltre che del fondo Clessidra, il dossier sarebbe all’attenzione di Apax, Permira, Moretti Polegato, Sator e della famiglia Malacalza. La Borsa, intanto, continua a essere un campo minato per Fonsai che ha perso un altro 5,38% a 0,61 euro dopo il meno 7,93% di martedì.

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