
Fondazione Fiera avrà una nuova governance tra settembre e ottobre. Ma a tener banco nel centrodestra è ancora il governatore Attilio Fontana, ieri prima di visitare il nuovo hub di Legacoop: «Sono garantista e quindi mi stupisco che anche il resto della coalizione non lo sia: è uno dei nostri fondamenti con cui ci distinguiamo con orgoglio dal centrosinistra che invece cerca sempre di speculare sulle disavventure giudiziarie. Poi abbiamo visto come si concludono nella maggior parte dei casi». Chiaro riferimento è alla posizione di FdI sul rientro di Enrico Pazzali. Decisione che i meloniani hanno trovato sbagliata: nei tempi e nei modi. «Se mi vengono a chiedere qualcosa - ha aggiunto Fontana - gli farò una lezioncina sulle fondazioni. Chi parla dovrebbe prima iniziare a conoscere le regole, avrebbero potuto evitare di dire cose assolutamente fuori luogo». Parole che hanno generato irritazione dentro FdI e che potrebbero aprire un'altra breccia dopo i continui dissidi sull'assessore alla Sanità Guido Bertolaso, sempre blindato da Fontana.
Il gruppo FdI in Regione ha chiesto un passo indietro di Pazzali e il coordinatore Carlo Maccari si è detto a sua volta «stupito» dello stupore di Fontana e ha parlato di poca trasparenza nelle scelte del presidente della Fondazione. «Il tema - ha puntualizzato Maccari - non è il garantismo. Pazzali si è autosospeso e adesso si riprende la sua posizione, rientrando come se ci fosse una porta girevole. L'imbarazzo si tocca con mano». Ad ogni modo «noi non sollecitiamo nulla», anche se resta un po' di amarezza per «aver sentito solo dal sindaco Sala che Pazzali non può rimanere lì in futuro». A fine giugno la Fondazione approverà il bilancio e a quel punto si inizierà a pensare a una nuova governance. Fontana ha replicato anche alla sinistra - il Pd chiederà le dimissioni di Pazzali con una mozione in Consiglio regionale - che lo accusa di essere sotto ricatto. «Idiozie, hanno questa mentalità.
Da me non è mai venuto nessuno né a ricattarmi né a propormi di ricattare qualcuno» ha sottolineato il governatore che è ritornato anche sui referendum. «Io non vado a votare, il risultato è lo stesso, la forma è diversa».