Anche Vittorio Sgarbi, critico notoriamente scettico in tema di attribuzioni «sensazionali», nutre parecchi dubbi sullo scoop dello storico dellarte Antonio Forcellino che ha visto la mano di Michelangelo in una Crocifissione con la Madonna, San Giovanni e due angeli piangenti fino a oggi considerata di Marcello Venusti, un contemporaneo del Buonarroti. «È un dipinto che conosco bene, e non centra nulla con Michelangelo - dice Vittorio Sgarbi -. Forcellino è bravo, ma malato di michelangiolite: vede michelangeli dappertutto. Eppure basta guardare lopera. Non è neppure degna del Venusti. Al massimo di un artista di bottega del Venusti. Altro che Michelangelo. LIndependent nel dare così spazio alla notizia ha commesso due errori: uno di sopravvalutazione di Forcellino, dandogli un credito eccessivo. E una di sottovalutazione del Venusti, che non può aver dipinto unopera così mediocre». Per il resto, sulla mania di questestate di attribuire con disinvoltura a grandi maestri opere dubbie, Sgarbi è categorico. La sua è una litania: la «vera» Visione di Ezechiele di Raffaello che lEspresso pensa sia nelle mani di un collezionista privato e non a Firenze dove tutti la possono vedere, non è un Raffaello. Il Caravaggio «scoperto» dal Sole24Ore non è un Caravaggio.
E il Salvator Mundi che si trova a New York e che qualcuno attribuisce a Leonardo da Vinci, non è di Leonardo da Vinci. «Neppure Carlo Pedretti, di solito particolarmente generoso con Leonardo, è riuscito a vedere la sua mano in questora - commenta Sgarbi -. Il che, è tutto dire...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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