Ford, nuovi tagli in vista
19 Agosto 2006 - 00:00Caro benzina e concorrenza asiatica mettono alle corde il colosso dellauto. A casa altri 6mila. Produzione ridotta del 21% nel quarto trimestre
Pierluigi Bonora
da Milano
Continua il momento difficile della Ford. Non basta il piano lacrime e sangue annunciato lo scorso anno dal presidente Bill Ford: taglio di 30mila posti e chiusura di 14 impianti da completare entro il 2012. Il drastico calo delle richieste di fuoristrada da parte del mercato nordamericano, a causa del caro benzina (in un anno il prezzo è salito di oltre il 28%) e di una concorrenza asiatica sempre più agguerrita, ha avuto un impatto negativo sui bilanci del gruppo. Inevitabile, a questo punto, il ricorso a nuovi provvedimenti per cercare di far quadrare i conti. I nuovi tagli riguarderebbero almeno 6mila colletti bianchi, il 16% della forza lavoro negli Usa, mentre dal quartier generale di Dearborn, alle porte di Detroit, è già arrivata la conferma che nel quarto trimestre saranno prodotti 168mila veicoli in meno, il 21% delloutput nel mercato del Nord America. Una mossa, questa, che si tradurrebbe nella chiusura parziale di alcune fabbriche degli Stati Uniti e del Canada.
Ulteriori dettagli, ha precisato Ford, arriveranno in occasione della riunione in calendario il 14 settembre. Sta di fatto che, con lannuncio arrivato ieri, il colosso automobilistico ha già lasciato intendere che il piano sarà più doloroso di quanto previsto inizialmente. La Ford, che naviga da anni in cattive acque finanziarie, ha messo in conto un rosso più consistente, superiore di oltre due volte la stima iniziale. Sui colossi Usa dellauto restano accesi i riflettori delle agenzie di rating. Da Fitch è arrivato il downgrade a B da B+ (loutlook rimane negativo), mentre anche S&P sarebbe sul punto di abbassare la raccomandazione. Anche la Gm si appresta a ridurre, nel secondo semestre, la produzione di auto sportive di grossa cilindrata. Per i costruttori Usa è un duro colpo, visto che proprio i Suv sono un prodotto molto più redditizio delle auto di piccola e media cilindrata.
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