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La Forleo in tv difende De Magistris: "Ha scoperchiato le pentole"

Il Gip di Milano intervine alla trasmissione di Santoro in difesa del magistrato di Potenza che il Guardasigilli Mastella vuol far trasferire. Scontro sui tabulati: l'Udeur attacca il pm. Un magistrato in prima pagina

La Forleo in tv difende De Magistris: "Ha scoperchiato le pentole"

Roma - Il pm Luigi De Magistris "sta subendo intimidazioni e pressioni per aver scoperchiato pentole che non andavano scoperchiate e per aver finalmente lumeggiato sulle cosiddette toghe lucane". Il Gip di Milano, Clementina Forleo, ospite della trasmissione tv "Annozero" condotta da Michele Santoro dedicata al magistrato della procura di Catanzaro, scende in campo per difendere il magistrato al centro delle polemiche e il Guardasigilli Mastella vuol far trasferire."Ho sentito il dovere - ha detto - di intervenire come magistrato che, come il collega De Magistris e tanti altri colleghi che operano su quel territorio difficile, ha avuto la sventura di imbattersi di imbattersi più di una volta nei cosiddetti poteri forti o meglio negli interessi collegati ai poteri forti. Sono qui anche come cittadino e come donna del sud perché ben conosco realtà simili in cui De Magistris e colleghi del sud si stanno imbattendo".
De Magistris: pressioni da ambienti delle istituzioni "Credo di aver subito molte intimidazioni e pressioni proprio dagli ambienti istituzionali. Ho segnalato alle sedi competenti lo stillicidio di intimidazioni e pressioni che sto subendo da quando ho cominciato a occuparmi di determinate inchiesté. Lo ha detto il pm di Catanzaro Luigi De Magistris in una intervista trasmessa dalla trasmissione "Annozero". Alla domanda se avesse subito minacce, il magistrato ha precisato di averne ricevuto "pochine" di tipo classico: lettere o proiettili. "A me non piace il magistrato etico che cerca il consenso dell' opinione pubblica - ha spiegato de Magistris -. Le polemiche fanno un po' parte del lavoro del magistrato. Può pesare ma è una cosa assolutamente naturale". Quanto alle ispezioni, il pm ha detto: "Da circa tre anni senza soluzione di continuità sono sotto ispezione".
Mastella convoca una conferenza stampa Si preannuncia un giornata calda, sul fronte delle polemiche e del caso Potenza. Finita trasmission "Annozero" è arrivato l'annuncio che il ministro della Giustizia Clemente Mastella, ha convocato per le 10.30.
Lo scontro sui tabulati, l'Udeur attacca La questione delle migliaia di tabulati telefonici di esponenti di spicco della politica e del mondo istituzionale che il pm di Catanzaro Luigi De Magistris avrebbe acquisito, ha avuto l' effetto di un terremoto nella vicenda già incandescente che vede il magistrato ed il guardasigilli da settimane al centro delle polemiche per le sue inchieste, una delle quali quali sfiora anche il presidente del Consiglio Romano Prodi. La notizia, pubblicata da due quotidiani, ha gettato benzina sul fuoco proprio nel giorno della puntata di "Annozero" dedicata alla solidarietà a De Magistris, dopo la richiesta di trasferimento fatta al Csm il 21 settembre scorso dal ministro della Giustizia Clemente Mastella, per le "gravi anomalie" nella gestione del procedimento sulle toghe lucane. La sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli ha all' ordine del giorno lunedi prossimo la 'patata bollente' del destino professionale di De Magistris ma oggi il vicepresidente Nicola Mancino, che la presiede, ha messo le mani avanti sul fatto che la decisione potrebbe slittare perché alla relazione degli ispettori, su cui Mastella si è basato per chiedere la rimozione del magistrato, si sono sommati atti su atti per un totale di seimila pagine. Tutto questo mentre da Catanzaro De Magistris ribadisce la correttezza del proprio comportamento ed esclude che sui nomi riferiti ai tabulati siano in corso indagini preliminari.

Mastella e il Csm Il Guardasigilli ha chiesto alla sezione disciplinare del Csm di acquisire tutti gli atti su De Magistris dalla prima commissione, che da mesi si sta occupando di De Magistris per la polemica con il suo procuratore Mariano Lombardi a proposito dell' inchiesta Poseidone e per vari esposti, tra cui quello dell' imprenditore Antonio Saladino, uno dei principali indagati dell' inchiesta "Why not" (nella quale Prodi è iscritto nel registro degli indagati e Mastella compare per le intercettazioni di telefonate con alcuni degli indagati). Oggi alcuni consiglieri del Csm hanno detto che il caso dei tabulati potrebbe finire all' esame dell' organo di autogoverno dei giudici. Sulla vicenda dei tabulati Mastella evita i commenti ma ambienti del ministero la definiscono una "grave violazione della privacy".
De Magistris e il consulente Il magistrato interviene per definire "inesatta" la ricostruzione giornalistica della sua attività investigativa che lo vorrebbe impegnato a realizzare un 'grande fratello giudiziario''. "Continuerò, sino all' 8 ottobre, a subire in silenzio - dice - accuse e ricostruzioni dei fatti non corrispondenti al vero che non mineranno in alcun modo la mia serenità e la determinazione nel portare a compimento le delicate indagini di cui mi sto occupando. Ho sempre lavorato con assoluta correttezza e nel costante rispetto della legge nell' accertare illeciti commessi, semmai, da altri". Il suo consulente Gioacchino Genchi reagisce a quella che definisce "bufala mediatica" dei tabulati e al "tentativo ulteriore di delegittimazione nei miei confronti". "Considero la quasi totalità dei soggetti inopinatamente citati delle vittime dello stesso complotto ordito ai miei danni". Oggi, tra l' altro, la procura di Catanzaro ha avviato una verifica su una fattura da 120 euro pagata al consulente.
Le reazioni politiche Il capitolo- tabulati ha subito innescato le reazioni, del centro-destra ma soprattutto dell' Udeur, il partito di Mastella. Tommaso Barbato, capogruppo al Senato, avverte che "se fosse vero, ad essere in gioco è solo la sopravvivenza del nostro Stato democratico". il collega Nuccio Cusumano chiede al presidente del Consiglio Prodi di riferire in aula. Un intervento del Senato e del Governo "in tempi brevi perché si capisca cosa sta avvenendo" sollecita anche Giuseppe Valentino (An). Michele Vietti (Udc) parla di "quadro inquietante chiedendo l'intervento urgente del Csm. Per Lino Jannuzzi (Fi)quella dei tabulati è una raccolta di dati che "nulla avrebbe da invidiare all' archivio Sifar del generale De Lorenzo" mentre Fabrizio Cicchitto "c' è assoluto bisogno di interventi istituzionali". Una richiesta a Mastella a fornire "urgentemente" chiarimenti sulle intercettazioni dell' inchiesta De Magistris è l' ex pm Felice Casson (Ulivo).

A favore del pm di Catanzaro si schiera il ministro Antonio Di Pietro e l' europarlamentare Beniamino Donnici è convinto che "le decine di migliaia di firme dei calabresi hanno forse già ottenuto il risultato di salvare la vita a De Magistris: l' isolamento e la denigrazione per i magistrati sono spesso l' anticamera di una condanna a morte".

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