Cronaca locale

Formigoni: «Commosso da una madre che perdona»

«Gentile signora Cenzato, le scrivo per esprimerle le mie più sentite condoglianze per la perdita di suo figlio e per dirle che ho molto apprezzato l’atteggiamento che lei ha dimostrato in queste drammatiche ore». Inizia con queste parole la lettera che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha scritto alla madre di Lorenzo Cenzato, il giovane ucciso pochi giorni fa a Sovico (Mb). «Mi hanno particolarmente commosso - prosegue Formigoni - le frasi che ha pronunciato e la sua capacità di non provare sentimenti di odio nei confronti del responsabile della morte di Lorenzo. La ringrazio a nome di tutti i cittadini lombardi per questa straordinaria testimonianza di amore, di perdono e di speranza». «È un gesto - conclude Formigoni - che, ne sono certo, farà riflettere il colpevole e tutti noi».
Se da un lato la madre del giovane, Carolina Porcaro, 51 anni, invita a mettere da parte l’odio, dall’altro la rabbia esplode su Facebook. È la reazione degli amici di Lorenzo che non si danno pace a non sopportano l’idea di aver perso l’amico. I commenti contro il 17enne ecuadoriano (ora rinchiuso al carcere Beccaria) che lo ha ucciso con una bottigliata si inseguono sulle pagine del social network: «Diamolo in pasto ai maiali», «bastardo, pezzo di merda» sono alcuni dei post. La rabbia, però, si mischia ai messaggi di cordoglio per la famiglia e gli appelli ad evitare commenti razzisti e xenofobi.


Sulla pagina «Sovico: non dimentichiamo Lorenzo Cenzato, Lollo per sempre» gli amici hanno postato le foto dello striscione che hanno appeso al ponte vicino dove è morto per ricordarlo con scritto «Lollo sempre con noi nei nostri cuori» con al posto dell’ultima parola il disegno di un cuore rosso.

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