Dalle targhe alterne alle domeniche a piedi, dagli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto allEcopass. Negli ultimi dieci anni la Regione Lombardia e il Comune di Milano le hanno tentate tutte per ridurre lo smog. Per questo strabuzzano gli occhi davanti allavviso di garanzia che li accusa di non aver fatto abbastanza contro linquinamento. «Se cè una giustizia in Italia - commenta il presidente lombardo Roberto Formigoni - stanno per arrivare tanti avvisi di garanzia a presidenti di Regione, Provincia e sindaci». Sì, perché la Procura di Milano ha aperto le indagini sulla base di un esposto del Codacons. E lo stesso esposto è stato presentato in altre undici città, tra cui Firenze, Bologna, Roma, Napoli. Là però non è successo nulla, la magistratura non si è mossa. Da qui la domanda di Formigoni: «Cè forse una minoranza di magistrati politicizzati che se la prende con i politici di parte avversa?». È forte il sospetto che esista «una giustizia a orologeria» secondo cui lavviso scatta in piena campagna elettorale.
Non entra nel merito dellargomento Letizia Moratti, che dellavviso ha parlato anche al pranzo di ieri con il premier Berlusconi. «Sono serena - si limita a dire il sindaco - perché so di aver lavorato tutti i giorni per migliorare la qualità dellaria». Idem Formigoni: «La Lombardia è lunica Regione che ha messo in atto un piano anti inquinamento molto forte». Così è. È il 2000 quando la Regione sperimenta le prime domeniche a piedi. Formigoni sogna auto ecologiche e distributori a idrogeno entro il 2005 e mette in campo politiche ambientali sempre più aggressive: prima con il blocco totale del traffico, dal 2003 con le targhe alterne. Dal 2007 le domeniche senza traffico vengono programmate in tutte le regioni del Nord per dare una sferzata più incisiva al Pm10.
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