Formigoni corre, Penati cambia idea e ricorre

C’è un giudice (amministrativo) a Milano. La segretaria generale del Tar della Lombardia, alle 17 e 30 circa ha dato lettura all’ordinanza che ha riammesso alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo la lista «Per la Lombardia» - quella guidata da Roberto Formigoni e formata da Pdl e Lega - sospendendone l’esclusione.
Il pronunciamento dei giudici amministrativi è cautelare, dunque provvisorio, ma entra anche nel merito, stabilendo in pratica che la Corte d’Appello di Milano, una volta ammesso il listino di Formigoni, non avrebbe dovuto poi escluderlo, sulla base - per giunta - di un’istanza presentata da terzi.
Con l’ordinanza di ieri Formigoni torna a tutti gli effetti in corsa per le elezioni e ha diritto di partecipare a tutti gli adempimenti previsti dal procedimento elettorale, a partire dal sorteggio dell’ordine di lista. «Non siamo stati riammessi nella competizione, perché ci siamo sempre stati legittimamente rispettando le leggi al 100 per cento», ha tenuto a precisare il governatore uscente, nel corso di una conferenza stampa convocata dopo la notizia del verdetto a lui favorevole.


Resta il pronunciamento di merito vero e proprio, che arriverà nel corso della prossima settimana; e resta, per gli avversari di Formigoni, la facoltà di impugnare l’ordinanza presso il secondo grado della giustizia amministrativa, quel Consiglio di Stato a cui Filippo Penati aveva annunciato di non voler ricorrere, prima di cambiare idea: i suoi legali stanno studiando l’impugnazione.

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