Laveva detto alla vigilia del blocco e lha ribadito ieri. «Abbiamo risparmiato limmissione in atmosfera di due tonnellate e mezzo di polveri sottili», ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Formigoni.
Il governatore si è dichiarato soddisfatto per il comportamento dei quattro milioni di lombardi interessati dal blocco delle auto. «Voglio ringraziare i cittadini - ha detto - e tutti coloro che hanno rispettato questo invito. Ricordo che il miglioramento dell'aria dipende da un'azione positiva di ciascuno di noi». Poi la risposta alle critiche dei Verdi, secondo i quali gli interventi della Regione contro l'inquinamento non sono sufficienti e strutturali. «Le politiche strutturali più innovative vengono fatte proprio in Lombardia. Abbiamo vinto la battaglia per cui non è più possibile utilizzare nafta e olii pesanti per riscaldare e partono oggi controlli più incisivi fatti dalle province e dai comuni. Chi non ha ancora cambiato il proprio impianto di riscaldamento avrà una sanzione da 5 a 10mila euro a seconda della dimensione dell'edificio interessato. Sanzione che potrà raddoppiare in caso di recidiva».
Non sono mancate le polemiche, però. «È scandaloso», ha detto il vicepresidente del consiglio regionale, Marco Cipriano dei Ds, parlando del numero dei mezzi pubblici a disposizione nella domenica ecologica. Il consigliere se lè presa in particolare con le Ferrovie Nord Milano, colpevoli a suo dire di «aver mantenuto l'orario di ogni altra domenica». E subito è arrivata la replica. «Ferrovie Nord Milano ha aumentato del 20 per cento i posti disponibili sui convogli delle linee Milano-Saronno e Milano-Seveso tra le ore 12 e le 14.30 e sulla linea Milano-Como tra le 14.30 e le 19», ribatte lazienda spiegando che «tutte le domeniche Ferrovie Nord garantisce i due terzi dei treni in circolazione nei giorni feriali, a fronte di un numero di passeggeri che, la domenica, scende al 30 per cento rispetto ai giorni lavorativi. Nella domenica a piedi, abbiamo garantito unofferta di posti pari al doppio della domanda».
A lamentarsi è infine Sesto San Giovanni. «Abbiamo chiesto alla Regione qualche euro in più, ma non siamo stati ascoltati - spiega lassessore all'Ambiente, Fabio Fimiani -. Questo crea problemi nei Comuni dell'hinterland nei collegamenti fra paese e paese».
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