«Mi auguro che Letizia Moratti possa confermare a breve la sua disponibilità». Il governatore lombardo Roberto Formigoni è fiducioso sulla candidatura del ministro allIstruzione alle prossime comunali. Ecco perché, a chi gli chiede di commentare la disponibilità offerta dal commissario milanese dellUdc, Bruno Tabacci, a candidarsi qualora la Moratti decidesse di non farlo, Formigoni ribadisce che quello del ministro «è il nome che è stato indicato e sostenuto da tutti i partiti della Casa delle libertà».
Anche il ministro dellUdc Rocco Buttiglione non vuole schierarsi sullipotesi di un eventuale dualismo tra Letizia Moratti e Bruno Tabacci. «Volete a tutti i costi mettermi in difficoltà - ha risposto a chi gli chiede una preferenza -. Per me Moratti merita grande stima e rispetto, così come Tabacci, di cui sono amico personale. Certo, se la candidatura di Tabacci nasce dalla città, potrebbe avere un senso. Altrimenti proprio no». Se il segretario cittadino dellUdc «pensa di offrire la propria candidatura con un proprio progetto e poi i partiti della Cdl accettano - prosegue Buttiglione -, allora sono d'accordo. Se invece pensa di costituire un terzo polo, allora no».
Prima di utilizzare il metodo delle primarie a Milano per scegliere il candidato sindaco del centrodestra, però, il ministro alla Cultura Buttiglione sostiene che si debba capire che cosa siano veramente: «Una volta - spiega - ho letto un libro sulle primarie negli Stati Uniti che meriterebbe di essere tradotto e per capire cosa le primarie sono veramente e quando vengono utilizzate utilmente e opportunamente».
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