Formigoni: «Voto inutile, io non ci andrò»

A Roberto Formigoni i referendum non piacciono e il governatore non perde occasione per ripeterlo. Vale per i quattro nazionali e per i cinque “milanesi”. Così, ancora una volta, il presidente della Regione Lombardia conferma la sua volontà di non andare a votare in occasione dell’imminente tornata. E giudica i quesiti, compresi i cinque consultivi sull’ambiente che si terranno solo a Milano, «largamente irrilevanti o superati da nuovi provvedimenti».
Formigoni ricorda la posizione del Pdl e spiega la sua decisione: «Il mio partito ha dato libertà di voto e io non andrò a votare avvalendomi del diritto a non votare che esiste di fronte al referendum. Ritengo preferibile che questi referendum falliscano».
Poi il governatore risponde a Beppe Grillo, che sul suo blog lo ha accusato di essere «antidemocratico» proprio per aver annunciato la sua intenzione di non partecipare al referendum. «Beppe Grillo è ridicolo e ignorante e non conosce la Costituzione» si è scaldato Formigoni durante la trasmissione Agorà su Rai Tre. Un attacco duro: «Grillo merita solo scherno e disprezzo a livello politico. Ormai è un disco rotto».
Formigoni è poi intervenuto a proposito delle parole del Papa, che ha incoraggiato a dedicarsi alle «energie pulite, rispettose del patrimonio della creazione e senza pericoli per l’uomo». «Trovo le parole del Papa di grande saggezza. Si ispirano alla tradizione della Chiesa Cattolica» è il commento di Formigoni. Secondo il governatore, comunque, il Santo Padre non ha voluto esprimere un’opinione sul referendum contro il nucleare, anzi «le sue parole «hanno poco a che fare col referendum perché - ha ironizzato - altrimenti avremmo sentito le urla del centrosinistra contro l’ingerenza del Papa nella sfera politica. Appena parla e dice cose che la sinistra non condivide, questa si straccia le vesti e parla di ingerenza. Questa volta no e mi fa piacere».
Formigoni ha anche parlato dell’ipotesi di rinascita del Movimento popolare, lanciata da Antonio Socci sul suo blog Lo Straniero. «Queste proposte a me che ho fondato il Movimento popolare e mi sono battuto e ci ho lavorato con grandissimo entusiasmo per 12 anni scaldano il cuore» osserva il presidente della Regione.

Dal dire al fare non tutto è così facile: «Poi valuteremo se ci sono veramente le condizioni e le opportunità, ma mi fa piacere che qualcuno esalti quell’avventura che è stata straordinaria per la mia generazione e per tante donne e uomini che si sono impegnati e continuano a farlo sugli stessi ideali e gli stessi obiettivi anche se con forme diverse».

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