da LAia
Finisce dietro le sbarre Frans van Anraat, l'uomo d'affari olandese che negli anni '80 ha trafficato con il regime di Saddam Hussein, al quale ha venduto prodotti chimici poi utilizzati negli attacchi con gas tossici perpetrati da Bagdad contro i villaggi curdi del nord dell'Irak. Van Anraat (63 anni) è stato riconosciuto colpevole di complicità in crimini di guerra e condannato da un tribunale dell'Aja a 15 anni di prigione. L'imprenditore è stato invece scagionato dall'altro capo di accusa dal quale ha dovuto difendersi, e cioè quello di complicità in genocidio.
La Corte ha ritenuto che l'imputato sapesse che i prodotti venduti a Bagdad sarebbero stati usati come «materia prima» chiave per poter fabbricare i gas tossici impiegati da Saddam sia durante la guerra Iran-Irak, sia nell'attacco perpetrato nel marzo del 1988 contro il villaggio curdo di Halabja, in cui morirono 5mila persone. Uno degli aspetti ritenuti fondamentali per il verdetto è stata la quantità di prodotti che Van Anraat aveva venduto a Bagdad: circa 1.000 tonnellate di thiodiglycol, una sostanza utilizzabile per fini civili ma che, unita all'acido cloridrico, permette anche di fabbricare un gas mortale. Secondo laccusa, i prodotti di Van Anraat arrivavano dagli Usa in Irak con tappe intermedie in Belgio e Giordania. In alcune occasioni furono imbarcati in Italia e in Giappone.
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