Forza Italia tenta Fontana. Lui dice "no", ma incassa l'appoggio per il Nord

Patto per chiedere autonomia a Roma. Di mini rimpasto si parlerà a settembre

Forza Italia tenta Fontana. Lui dice "no", ma incassa l'appoggio per il Nord
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Sulla difesa del Nord, Forza Italia corteggia anche Attilio Fontana. Gli azzurri nei giorni scorsi hanno incontrato il governatore per fare il punto. L'obiettivo, oltre a finire al meglio la legislatura, è rimettere al centro la "questione settentrionale". Alla riunione, dal clima disteso, ha partecipato tutta la delegazione regionale del partito, guidata dal coordinatore Alessandro Sorte. L'idea era parlare anche dell'eventuale rimpasto chiesto dagli azzurri che hanno fatto notare al presidente che la loro pattuglia al Pirellone dalle elezioni del 2023 si è molto irrobustita, passando da 6 a 10 consiglieri, alcuni in arrivo proprio dalla lista civica di Fontana. Alla fine, però, si è parlato più che altro di quanto è stato fatto in questi due anni e mezzo e di quanto ci sia ancora da fare. Immancabilmente si è discusso molto delle esigenze del Nord, tra i capisaldi di Fontana che non ha mai smesso negli ultimi anni di insistere sull'autonomia o comunque sulla possibilità di svincolarsi da quei "lacci e lacciuoli" della burocrazia romana che frenano la Lombardia. Come il fatto che la Regione debba mettere ogni anno più di 400 milioni di tasca propria per il Tpl, avendo una copertura dello Stato di gran lunga inferiore a quella di altre Regioni. O che la giunta non possa decidere in autonomia come spendere le risorse destinate alla sanità, senza chiedere un euro in più, ma investendole in base alle necessità del territorio. Se si ferma il Settentrione, si ferma tutto il Paese. Una convinzione condivisa anche da Fi che ha lanciato negli ultimi mesi "Forza Nord", un comitato interno che punta a rappresentarne le istanze.

Gli azzurri che stanno cercando anche di dire la loro sulle comunali di Milano proponendo l'allargamento della coalizione anche ad Azione e puntando su un candidato civico, avevano anche strappato un'indicazione di voto - mai confermata, ma nemmeno smentita - del senatùr Umberto Bossi che invitava a sostenere alle europee l'ex leghista lumbard Marco Reguzzoni, candidato con Fi. Il partito ha registrato adesioni importanti, a partire da Letizia Moratti, eletta all'europarlamento a suon di preferenze. Alle iniziative azzurre sono ormai sempre presenti anche Gabriele Albertini e Roberto Formigoni. Nonostante le belle parole, chiaramente è fantapolitica ipotizzare che da questa unità di intenti - un feeling "ritrovato" anche dopo le recenti turbolenze per il "calciomercato" portato avanti dai berlusconiani - possano nascere sviluppi politici futuri. Gli azzurri, dal canto loro, sanno che in Lombardia sono nati tanti laboratori politici, ma davanti al corteggiamento, più o meno velato, Fontana che da trent'anni è punto di riferimento della Lega lombarda, ha risposto con un "no grazie" ampiamente messo in conto da Forza Italia. Intanto, però, il governatore incassa la sponda e l'impegno degli azzurri sulla difesa del Nord, come era già successo sui vaccini per i bambini contro il virus respiratorio sinciziale e anche gli apprezzamenti per il suo stile sobrio, equilibrato e pragmatico, sempre orientato al dialogo e mai alle "sparate".

Di rimpasto - o al massimo di mini rimpasto - se ne riparlerà a settembre. Grandi manovre non ci saranno, ma verrà valutata l'eventualità di fare qualche ritocco, possibilità a cui magari sarebbero interessati anche i Fratelli d'Italia.

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