Del futuro se ne parlerà a partire da domani mattina perché oggi al Ferraris in novanta minuti la Sampdoria si gioca un pezzo della sua storia. Un piede in Champions League, l'altro ancora sul ciglio: tutto dipenderà da Pazzini e compagni perché come ha detto il tecnico Gigi Del Neri «Siamo noi ad essere artefici del nostro destino» che dipenderà, ovviamente, dal Napoli dell'ex Walter Mazzarri. E a lottare fino al fischio finale ci saranno tutti: il tecnico ha infatti convocato l'intera rosa, compreso il portiere Castellazzi, che come gli altri, per il grande girone di andata, merita la standing ovation. Ci sarà anche Luciano Zauri che, dopo la distorsione alla caviglia rimediata mercoledì in allenamento, ha lavorato ancora a parte, ma l'impressione è che non abbia alcuna intenzione di saltare la sfida più importante della stagione: l'esperienza dell'ex laziale potrebbe infatti essere fondamentale in una gara come questa, in uno stadio esaurito da giorni e che sarà una bolgia.
Occhi puntati su Marassi e un orecchio che andrà obbligatoriamente ad Atalanta-Palermo, perché i rosanero ci credono ancora. In settimana il presidente Maurizio Zamparini aveva detto che al 99 per cento il quarto posto sarebbe andato in Sicilia, ma ieri l'allenatore Delio Rossi proprio non se l'è sentita di gufare la Samp: «Nella mia carriera ho sempre conquistato tutto con le mie forze. Non ho mai tifato contro altre squadre e non lo farò nemmeno questa volta». E in questo surreale clima pre match in effetti ci mancavano anche le macumbe degli avversari. Non di Walter Mazzarri, che da Napoli sembra già in clima di festa, anche se mantiene la facciata del professionista serio quale è: «Il secondo anno alla Samp ci siamo levati molte soddisfazioni, soprattutto guardando a come fu allestita la squadra, poi c'è stata la finale di Coppa Italia. Le motivazioni le troviamo eccome, soprattutto in un campo come quello di Genova. I sampdoriani lo sanno bene: l'anno scorso arrivò la Reggina che aveva bisogno di punti. Finì 5-0 e mi è dispiaciuto per la mia ex squadra, ma per il mio rapporto professionale con la Samp, io e i ragazzi abbiamo fatto di tutto per vincere. Dall'altra parte è anche vero che i blucerchiati hanno una grande rosa e le loro motivazioni sono importanti, sicuramente più delle nostre. Entrare a Marassi sarà una grande emozione, poi tutto passerà al fischio d'inizio». Insomma, questa è una gara che può perdere solo la Samp ma Gigi Del Neri non ne ha alcuna intenzione. Ieri a Bogliasco sono saliti in molti, più di cinquecento, per caricare la squadra, tanti cori e applausi e un solo grido: «Non mollate proprio ora».
I tifosi nel frattempo hanno preparato la festa, qualunque sia il risultato: il corteo partirà dalla Sud alle ore 18, un'ora dopo il fischio finale. In mezzo ci sarà anche lo spazio per i saluti all'amministratore delegato Beppe Marotta e allo stesso Del Neri che domani comunicherà a Riccardo Garrone la decisione di dire addio alla Sampdoria.
Per tutto il resto ci sarà tempo domani, perché oggi si deve pensare solo alla Sampdoria.
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