Cronaca locale

«Fotografo il fascino indiscreto di una metropoli senza luce»

S ulla scia delle più importanti metropoli europee, si è inaugurata ieri La Casa delle culture del mondo, il primo centro interculturale di Milano e provincia, dedicato all'attività artistica e alla creatività dei migranti milanesi e non solo (via Natta 11. M1 Lampugnano). La giornata di ieri si è svolta all'insegna di musiche, reading e performance teatrali e ha dato modo ai milanesi di conoscere questo nuovo spazio multidisciplinare. Il progetto, fortemente voluto dalla Provincia di Milano - in collaborazione con «Centro Come» della Cooperativa «Farsi Prossimo» e Arci Milano - è dedicato alle molte culture presenti sul territorio. Obbiettivo: rilevare e accompagnare i cambiamenti culturali di una realtà sempre più cosmopolita e globale, anche - e soprattutto - in vista dell'Expo. «Il progetto vuole essere un modello dove avviare l'integrazione culturale dei suoi cittadini stranieri, tra i quali ci sono anche scrittori, pittori, musicisti, uomini e donne di teatro e di cinema», osserva Daniela Benelli, Assessore alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano che mette in evidenza la presenza di un'immigrazione perfettamente inserita nel tessuto sociale e portatrice di nuova linfa vitale. In breve, «per realizzare una nuova idea di città, dove le funzioni culturali sono un'occasione di ricerca di nuove formule di vita comunitaria oltre che di riqualificazione degli spazi». La Casa delle culture del mondo è stata ricavata a costo zero da locali in disuso del complesso scolastico Omnicomprensivo al Gallaratese, riqualificando un quartiere periferico che non offre molti luoghi di incontro. Anche Milano avrà così il suo punto di riferimento per tutti, italiani, immigrati, stranieri di passaggio, tra cui molti giovani che vengono a studiare da tutte le parti del mondo; ma anche istituzioni, operatori del settore, associazioni e mezzi di comunicazione interessati ai temi della convivenza e del dialogo.

Dotato di un auditorium per proiezioni, concerti, una sala espositiva, un centro documentazione e studio (con testi e materiali in italiano e in alcune lingue di origine), connessioni wi-fi e cafè-bar (con cucina italiana ed etnica), il centro comprende una sala conferenze per dibattiti, attività culturali, rassegne musicali, teatrali e cinematografiche, ma anche laboratori per adulti e bambini e corsi di formazione sui temi legati all'integrazione e all'intercultura.

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