Cominciamo (bene) il nuovo anno accontentando un lettore che ci ha chiesto di ricordare questa santa. Franca visse a cavallo dei secoli X e XI. Era di Fermo e suo padre si chiamava Firmino. Franca aveva fin da piccola manifestato il desiderio di vivere da consacrata a Dio ma il padre avrebbe preferito vederla maritata. Lei tenne duro e, alla morte della madre, si ritirò a vivere da reclusa presso una chiesa. Purtroppo per lei era giovane e bella e il prete che doveva dirigerla spiritualmente finì con linvaghirsene. Franca, capita lantifona, andò dal vescovo di Fermo e si fece consacrare ufficialmente. Poi se ne andò a SantAngelo in Pontano a fare, ancora, la reclusa presso il santuario locale di San Michele. Sfortunatamente, anche là si ripeté quanto accaduto a Fermo: un altro prete cominciò con le proposte indegne. Franca preferì scappare. Solo che non sapeva più, a quel punto, dove andare. Decise di nascondersi tra i monti, ma evidentemente non era destino che la giovane potesse starsene in pace. Due pastori, che la conoscevano, la scovarono e andarono a riferirlo al prete di cui sopra.
Quando questo si presentò, a Franca non rimase che fuggire in un luogo ancora più remoto. Qui una pia donna, ispirata supernamente, le portava da mangiare. E qui finisce il racconto medievale, che aggiunge «martire nel Piceno» al nome della santa. Ma non dice perché.Franca
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