RomaIl segnale che qualcosa di strano stesse accadendo lha dato più la faccia di Bersani che le parole di Franceschini. La scena: i due sono seduti uno accanto allaltro nellaula di Montecitorio. Lex segretario legge la sua dichiarazione di voto sul decreto emergenze allesame della Camera. Il segretario in carica lo ascolta. Le telecamere del Transatlantico li inquadrano entrambi. Allimprovviso Bersani si ingrigisce. Cioè inizia a guardare in basso, un punto indefinito dello scranno. Succede quando Franceschini dice: «Chiunque capisce che lemergenza non centra nulla con eventi sportivi e culturali che sono magari programmati da anni».
La faccia di Bersani non ha espressione, o almeno, perde lespressione che aveva. Franceschini continua: «Cosa centra lemergenza con lExpo?». Bersani aggrotta la fronte. Unombra gli passa in mezzo alle sopracciglia.
Cosa centra lemergenza con LExpo 2015? Ma è stato il governo Prodi (maggioranza di centrosinistra) a definire lesposizione universale in programma a Milano un «grande evento». Decreto del 30 agosto 2007: Bersani era ministro di quel governo, dicastero dello Sviluppo economico.
Franceschini prosegue: cosa centra lemergenza «con le celebrazioni per lUnità dItalia?». Unaltra ruga sincide sulla fronte di Bersani, che guarda sempre un punto evidentemente interessantissimo del banco. Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 23 novembre 2007: premier era sempre Prodi, Bersani ministro. Il centocinquantesimo dellUnità dItalia venne dichiarato grande evento.
Ma Franceschini non lo sa, o, se lo sapeva, non lo ricorda. Comunque è una valanga che non si ferma più: cosa centra lemergenza «con i mondiali di nuoto e di ciclismo, con i giochi del Mediterraneo, con lanno Giubilare Paolino!», afferma alzando il tono della voce. A questo punto il viso di Bersani si cristallizza nello schermo. Le palpebre chiuse come se dormisse. Nello stesso istante parte lapplauso dei deputati del Pd. La citazione dellanno Giubilare Paolino come grande evento diverte molto gli onorevoli del Partito democratico.
Ma purtroppo lo stato di emergenza per lanno dedicato all'apostolo Paolo di Tarso, in occasione del bimillenario della nascita, non lha deciso il malvagio governo di centrodestra, ma sempre lui, Prodi, con decreto del 22 aprile del 2008.
Allimprovviso Franceschini inizia a ricordare: «Anche i governi precedenti... hanno usato in qualche caso lo strumento dellordinanza per i grandi eventi». Qualche caso? Il governo Prodi da solo - con soli due anni di lavoro - ha decretato lurgenza per il 42% dei grandi eventi degli ultimi nove anni. È vero, lo hanno fatto un pochino, ma «è stato un errore», chiosa Franceschini.
Il discorso si fa sempre più contorto. Bersani non reagisce davvero più: né con segni di approvazione, né di biasimo. Non cè muscolo che si muova sul suo viso.
«Tuttavia - puntualizza loratore del Pd - va detto che durante i governi di centrosinistra nessuna ordinanza ha causato inchieste giudiziarie!». E la Missione Arcobaleno dove la mettiamo? Governo DAlema, lo scandalo delle ruberie nei campi profughi dellAlbania. Anche a questo passaggio Bersani rimane concentratissimo sul legno.
Lunico momento in cui mostra un piccolo interesse è quando il capogruppo del Pd ricorda «i ragazzi più grandi di noi, gli angeli del fango, che lavoravano e sudavano in mezzo alle strade di Firenze inondate dal fango». È unimmagine, questa, che sta molto a cuore a Bersani.
Perché lui era uno di quei ragazzi, era un angelo del fango. E ieri lha rinfacciato a Bertolaso: «Bertolaso in unintervista dice se cè un terremoto chi ci va a spalare? Pierluigi Bersani?.
Ma poi da angelo Bersani è diventato ministro. E anche lui (governo Prodi) ha chiesto lemergenza alla Protezione civile: per il «Ventesimo congresso mondiale dellenergia» del novembre 2007.