La Francia infrange un tabù mostrando i piedi

L’espressione francese «Bon pied, bon oeil» significa «avere un’aria sana, viva». Insomma, passarsela bene. Ora, per passarsela occorre avere i piedi. E proprio ai piedi è dedicata la mostra fotografica che si apre oggi alla Galerie végétale Adn di Parigi e che prende in prestito il titolo da quel motto. L’autrice degli scatti, Amelie Debray, evidentemente non fa parte di quel 58 per cento delle donne francesi che trovano i piedi «imbarazzanti e decisamente brutti», secondo un sondaggio Ipsos. «Ho scelto di immortalare i piedi di personalità note - spiega lei - perché era un modo di prenderle... in “contropiede”. In un’epoca in cui tutto ciò che è fisico deve essere stereotipato, mostrare i piedi diventa un atto di coraggio». Debray fa scoprire al pubblico piedi e caviglie, ripresi in primo piano e in bianco e nero, dell’attore Philippe Noiret, della regista Catherine Breilat, del cantante Manu Chao, della ex nuotatrice Christine Caron, del fumettista Georges Wolinsky, del cantante e attore Serge Reggiani, del cuoco Pierre Gagnaire, dell’ex direttore di Liberation Serge July, del politico Noel Mamere, dell’attore Richard Berry e tanti altri.

«Perché proprio i piedi? Il progetto all’inizio era di lavorare sul corpo e su ciò che rivela della nostra personalità. I piedi mi davano l’idea di una parte di noi molto intima, ma che al contempo si può mostrare». Dopo tante mostre allestite con i piedi, questa per i piedi è una novità quantomeno interessante.

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